Pkk, la milizia accoglie l’appello di Ocalan: “Cessate il fuoco immediato”. E sono pronti a sciogliersi
La milizia curda del PKK dichiara che rispetterà l’appello alla pace del suo leader detenuto e dichiarerà un cessate il fuoco in Turchia. Lo fa sapere un’agenzia di stampa vicina al gruppo, citata da Reuters.
La milizia ha dichiarato di sperare che Ankara rilasci Abdullah Ocalan, detenuto in quasi totale isolamento dal 1999, affinché possa guidare un processo di disarmo, aggiungendo che devono essere stabilite le necessarie condizioni politiche e democratiche affinché il processo abbia successo.
Intanto l’organizzazione separatista curda sarebbe pronta a convocare un congresso che a questo punto sembra avviato a sancire lo scioglimento del gruppo. L’annuncio, attraverso un comunicato, è arrivato a meno di due giorni da un appello dello stesso leader e fondatore dell’organizzazione Ocalan. Quest’ultimo ha inviato una lettera con cui ha chiesto all’organizzazione di sciogliersi, dichiarando il Pkk “a fine ciclo”.
“Condividiamo il contenuto del comunicato e rendiamo noto che come organizzazione ci uniformeremo a quanto chiesto nell’appello. A partire da oggi annunciamo un cessate il fuoco che per noi è valido e in vigore. Siamo pronti a convocare un congresso per rispettare il processo democratico e chiediamo che le condizioni politiche siano favorevoli”, si legge nel comunicato firmato dal “Comitato reggente” del Pkk, l’organo deputato a prendere le decisioni proprio in seguito alla carcerazione di Ocalan.
In attesa di capire se ci sarà l’effettivo scioglimento dell’organizzazione, come chiesto dal leader curdo nella lettera, il cessate il fuoco segna la fine degli scontri con la Turchia. Un conflitto costato la vita a circa 50 mila persone, iniziato nel 1984 e che da allora è sempre andato avanti con l’eccezione di una sola tregua, tra la fine del 2012 e l’estate del 2015.
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