Siria, viaggio tra le ossa umane emerse dalle fosse comuni. “I corpi gettati e poi bruciati”
TADAMON (Damasco) — A Tadamon si passeggia sul massacro. Le prove delle esecuzioni del regime affiorano ovunque, non serve neppure una pala: basta muovere le macerie con il piede. Ossa, femori, falangi. L’intero borgo della vecchia moschea Othman, disabitato, distrutto e fino a una settimana fa controllato a vista da due checkpoint dell’esercito siriano, è una fossa comune che non ha avuto bisogno di essere scavata: i resti umani sono tra la spazzatura, dieci centimetri sottoterra.
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