Sudafrica, Ramaphosa rieletto presidente. Patto tra l’Anc e il “partito dei bianchi”

JOHANNESBURG – Cyril Ramaphosa è stato rieletto presidente del Sudafrica venerdì sera per un secondo mandato, dopo che i parlamentari del suo partito, l’African National Congress, hanno raggiunto all’ultimo momento utile un accordo di coalizione con il principale avversario politico, Democratic Alliance.

Ramaphosa alla fine ha vinto in modo convincente in Parlamento contro Julius Malema, candidato dal partito della sinistra radicale Economic Freedom Fighters. Ramaphosa ha ricevuto 283 voti contro i 44 di Malema in una Camera composta da 400 membri.

Il 71enne Ramaphosa si è assicurato il suo secondo mandato con l’aiuto dei legislatori del secondo partito più grande del paese, Democratic Alliance e di alcuni partiti minori, dopo che due settimane fa l’Anc aveva perso per la prima volta la maggioranza assoluta in un’elezione che lo ha ridotto a 159 seggi in Parlamento.

Durante una pausa in quella che si è rivelata una maratona parlamentare, l’Anc ha firmato l’intesa in extremis per garantire la rielezione di Ramaphosa. L’accordo, definito governo di unità nazionale, ha come principali contraenti l’Anc, il partito che fu di Nelson Mandela e che governa il Paese dall’introduzione della democrazia, a Da, un partito a guida bianca che è stato per anni la principale opposizione e il più feroce critico dell’Anc.

Ramaphosa ha definito l’accordo – che porta il Sudafrica in acque inesplorate – una “nuova nascita, una nuova era per il nostro Paese” e ha affermato che è giunto il momento che le parti “superino le loro differenze e lavorino insieme”.

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