Trump alla convention con l’orecchio fasciato. Biden lo sfida a un nuovo dibattito: “Sono vecchio, ma lucido”
Il candidato repubblicano Donald Trump si è presentato alla convention repubblicana a Milwaukee senza la moglie Melania, ma con una vistosa medicazione all’orecchio ferito. Acclamato dalla folla, ha risposto con pugno, lo stesso gesto fatto dopo l’attentato a Butler. Come candidato alla vicepresidenza il tycoon ha scelto J.D. Vance. Intanto, il presidente Usa Biden parla della sua età, ma non di ritiro: “Sono anziano, ma lucido”.
Vance: “Se Trump vince migliorerà il rapporto con la Russia”
La direttrice del Secret Service: “Non mi dimetto”
Orbán ai leader Ue: “Trump ha piani precisi per la pace”
Trump arriva alla convention con l’orecchio fasciato
Metsola: “Trump? Spero che il rapporto tra Ue e Usa resti forte”
“Aspettiamo di vedere il risultato delle elezioni americane e poi vedremo. Quello che posso dire è che spero che i rapporti transatlantici rimangano forti”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola in conferenza stampa a Strasburgo, rispondendo ad una domande sulle conseguenze di un eventuale ritorno di Trump alla Casa Bianca.
Vance: “Israele fermi la guerra il più rapidamente possibile”
Israele deve porre fine alla guerra a Gaza “il piùrapidamente possibile”. Lo ha detto il senatore dell’Ohio J.D. Vance, scelto da Donald Trump come candidato vicepresidente, in una intervista a Fox dopo la Convention nazionale repubblicana a Milwaukee.
Vance: “Se Trump vince migliorerà il rapporto con la Russia”
Se Donald Trump vincerà le elezioni negozierà con la Russia per porre fine al conflitto in Ucraina e i rapporti tra Washington e Mosca saranno migliori. Lo ha detto il candidato repubblicano alla vicepresidenza J.D. Vance in un’intervista a Fox News rilanciata da Ria Novosti. “Donald Trump ha promesso di avviare negoziati con Russia e Ucraina per porre fine rapidamente a questo problema, in modo che l’America possa concentrarsi sul vero problema, che è la Cina”, ha affermato Vance. Il candidato repubblicano non ha risposto alla domanda di Ria Novosti a margine della convention di Milwaukee su come Washington dovrebbe interagire con Mosca, ma ha promesso che sotto l’amministrazione Trump “tutti staranno meglio”.
I vescovi Usa: “Orrore la violenza in una democrazia”
”Orrore per il fatto che la violenza possa avere luogo in quella che dovrebbe essere una società democratica, e che non siamo in grado di parlarci”. Lo esprime mons. Timothy Broglio, presidente dei vescovi Usa, dopo l’attentato a Trump. ”Qualcuno – osserva a Radio Vaticana – è stato in grado di attentare alla vita dell’ex presidente Trump. È certamente molto tragico”. ”È tragico – aggiunge – che il discorso politico in questo Paese abbia raggiunto un punto in cui le persone si urlano addosso e non c’è spazio per ascoltare l’altro”.
Mosca: “Prematuro dire se Trump possa mediare sull’Ucraina”
Il Cremlino ha detto di ritenere delle “speculazioni” le affermazioni secondo cui Donald Trump, nel caso in cui vincesse le presidenziali Usa, potrebbe mediare sulla guerra in Ucraina. Lo scrive la Tass. “In questo momento ci sono molte discussioni e speculazioni su chi è pronto per cosa, chi sta adottando quale posizione”, ha detto Peskov secondo l’agenzia statale russa. “In questo momento, è un candidato alle presidenziali degli Stati Uniti a partire da ieri. Aspettiamo i risultati delle elezioni, gli elettori americani determineranno da soli il loro futuro, questa è una loro preoccupazione, non nostra”, ha detto Peskov.
La direttrice del Secret Service: “Non mi dimetto”
La direttrice del Secret Service americano, Kimberly Cheatle, ha definito “inaccettabile” l’attentato all’ex presidente Donald Trump ma anche dichiarato a Abc che non si dimetterà, nonostante le richieste avanzate dai Repubblicani che le addossano la responsabilita’ del mancato controllo dello sparatore da parte dei servizi segreti.
Media: 86 secondi prima degli spari contro Trump, i testimoni avvertirono gli agenti
Testimoni avevano cercato di avvertire gli agenti della sicurezza almeno 86 secondi prima che l’assalitore aprisse il fuoco contro Donald Trump, provocando la morte di una persona e il ferimento di altre due, emerge dalle analisi delle riprese effettuate sabato scorso nella contea di Butler. Alcune delle persone presenti al comizio di Trump avevano notato un sospetto su un tetto vicino al palco. Le immagini di una scena caotica in cui iniziano a chiamare la polizia “Officer! Officer!”, e indirizzare almeno un agente – che dall’analisi del distintivo è assegnato alla polizia della cittadina – al tetto, confermano le loro parole. Una donna dice: “E’ sul tetto”. Un agente di polizia rivolge quindi lo sguardo verso il tetto. L’assalitore inizia a sparare due minuti e due secondi dopo l’inizio del video appena pubblicato, che inizia con la voce di un uomo che dice della gente stava indicando il tetto della azienda Agr International specializzata nella produzione di equipaggiamenti industriali. Gli spari iniziano 86 secondi dopo il primo tentativo registrato di allertare la polizia. Il capannone della Agr non era incluso nel perimetro di sicurezza definito dagli agenti del Secret Service a protezione di Trump. Oltre il perimetro, spettava alla polizia della cittadina e della contea garantire la sicurezza, ma secondo un piano approvato dal Security Service. Il testimone Ben Maser, un saldatore di41 anni residente vicino a Butler, che si trovava appena fuori dal perimetro di sicurezza, ha riferito al Washington Post di aver denunciato due volte, nel giro di due minuti, di aver visto un uomo dall’apparenza sospetta sul tetto del capannone. Secondo la sua ricostruzione, l’avvertimento è avvenuto 30 secondi prima ancora di quanto ripreso nel video. L’agente “non ha risposto nulla” in entrambe le occasioni. La prima, quando l’assalitore si stava accucciando, la seconda quando l’uomo si stava sdraiando. Un altro testimone, Greg Smith, ha spiegato alla Bbc, di aver cercato per “due o tre minuti” di allertare la polizia della presenza dell’assalitore, dopo averlo visto salire sul tetto dell’edificio con un fucile.
Orbán ai leader Ue: “Trump ha piani precisi per la pace”
“Non possiamo aspettarci alcuna iniziativa di pace da Donald Trump fino alle elezioni. Posso tuttavia affermare con certezza che, subito dopo la sua vittoria elettorale, non aspetterà il suo insediamento, ma sarà pronto ad agire immediatamente come mediatore di pace”. Lo ha scritto Viktor Orbán nella lettera inviata al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e ad altri leader dell’Ue, e visionata dal Financial Times. “Ha piani dettagliati e ben fondati per questo”, ha aggiunto.
Biden: a settembre il prossimo dibattito con Trump
“Discuterò con lui quando concorderemo di farlo e a settembre”. Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, nel corso di un’intervista a Nbc News, riferendosi al prossimo dibattito televisivo con Donald Trump, previsto a settembre.
Media: Fbi ha avuto accesso al telefono di Crooks
L’Fbi ha avuto accesso al cellulare di Thomas Matthew Crooks, il ragazzo che sabato ha tentato di uccidere Donald Trump ed è stato ammazzato dal Secret Service. In seguito il contenuto del telefono sarà analizzato. Lo riportano alcuni media americani.
Biden, mi sento ancora al sicuro con il Secret Service
Nel corso di un’intervista alla Nbc News Joe Biden ha affermato di sentirsi ancora al sicuro sotto la protezione dei servizi segreti nonostante le presunte falle nell’apparato di sicurezza in occasione del fallito attentato a Donald Trump in Pennsylvania. Biden ha detto che continua ad avere “piena fiducia” nell’agenzia. “Mi sento al sicuro con i servizi segreti”, ha sottolineato Biden.
Vance: “Israele fermi la guerra il più rapidamente possibile”
Israele deve porre fine alla guerra a Gaza “il più rapidamente possibile”. Lo ha detto il senatore dell’Ohio J.D. Vance, scelto da Donald Trump come candidato vicepresidente, in una intervista a Fox durante la Convention nazionale repubblicana a Milwaukee.
Donald Trump, alla convention senza Melania, arringa la folla: “Fight, fight”
Donald Trump è arrivato alla convention dei repubblicani a Milwaukee. L’ex presidente ha l’orecchio destro fasciato, dopo l’attacco in Pennsylvania. Accolto da
una standing ovation: la folla dei repubblicani ha poi iniziato a urlare “lottiamo, lottiamo”, proprio come il tycoon dopo l’attacco. Donald Trump ha risposto mostrando il pugno. Non c’era Melania, ma l’ex first lady comunque parteciperà alla kermesse. E Trump è salito sul palco accanto al senatore dell’Ohio Vance per la prima volta da quando ha annunciato la sua nomina a vice presidente.
Trump arriva alla convention con l’orecchio fasciato
Biden: “Pronto per un nuovo dibattito con Trump a settembre”
“Sono pronto per un secondo dibattito contro Donald Trump a settembre”, ha detto Biden a proposito di una nuova sfida tv con Trump in tv sottolineando di “non aver intenzione di dare un’altra performance di quel livello”.
Vance, scelto come vice da Trump: “Ho detto cose orribili su di lui, ma ora so di aver sbagliato”
Rapida marcia indietro del senatore repubblicano dell’Ohio, ora candidato vicepresidente J.D. Vance, su Trump da lui in passato paragonato a Hitler, definito “eroina culturale che corrompe la classe operaia” e un “fottuto cinico”, “nocivo e riprovevole”. Ora Vance cambia idea: “Ho detto cose orribili, ma l’importante è aver capito di aver sbagliato”. E dà la colpa ai media: “Ho creduto alle bugie e alle distorsioni dei media. Credevo che sarebbe stato una terribile minaccia per la democrazia”. Dal passato di Vance non solo le parole contro Trump, il senatore è disprezzato soprattutto dalle femministe dopo aver definito lo stupro “un inconveniente”.
Musk donerà 45 milioni di dollari al mese alla campagna di Trump
Elon Musk ha annunciato che donerà 45 milioni di dollari al mese a un nuovo super comitato elettorale per Donald Trump. Lo riporta il Wall Street Journal. Il nuovo comitato è l’America Pac. Creato a giugno, punta a convincere gli elettori a votare in anticipo, soprattutto negli Stati in bilico, nel tentativo di contrastare la campagna di Joe Biden che ha investito milioni negli ‘Swing States’, gli Stati chiave per l’elezione.
Biden attacca Trump: “Non ho detto io di voler fare il dittatore, ma ho sbagliato a usare la parola bersaglio”
Joe Biden respinge le accuse dei repubblicani di aver alimentato l’escalation della violenza politica in Usa, ribaltando la responsabilità su Donald Trump: “Non sono io il tizio che ha detto di voler essere un dittatore il primo giorno del suo insediamento, o che ha rifiutato di accettare l’esito delle elezioni”, ha detto quando gli è stato chiesto se avesse fatto un esame di coscienza sulla propria retorica. Ha però ammesso: “Indicare Donald Trump come un “bersaglio” è stato un “errore”.
Biden: “Ho solo tre anni più di Trump, ma la mia lucidità è buona”
In una intervista a Nbc News, Joe Biden ha difeso la sua decisione di restare in corsa, ricordando che è “solo tre anni più vecchio di Donald Trump”, e che la sua acutezza mentale è “dannatamente buona”. E ha specificato che le perplessità sono legittime: “Capisco che la gente dica: ‘Dio, ha 81 anni. Ehi. Cosa farà quando avrà 83, 84 anni?’ È una domanda legittima da porre”. E a ha chiuso la questione ritiro-non ritiro chiarendo: “Chi consulto su questioni come se rimanere in corsa o meno? Me stesso, lo faccio da molto tempo”:
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