Trump licenzia il capo dell’agenzia per l’immigrazione. “Deportazioni troppo lente”
Donald Trump continua l’epurazione. Questa volta a farne le spese è il direttore ad interim del Servizio di immigrazione e controllo delle dogane, Caleb Vitello, precedentemente nominato dallo stesso presidente. Secondo i media americani, la causa principale sarebbe l’insoddisfazione per il ritmo troppo lento delle deportazioni.
Il licenziamento di Vitello, funzionario veterano dell’Ice, arriva dopo la rimozione di altri due alti funzionari della stessa agenzia all’inizio di questo mese e si prevede che il governo annuncerà presto un nuovo capo provvisorio e amplierà il personale dedicato all’immigrazione, spiega il Wall Street Journal. Sia Trump sia il suo Zar di confine, Tom Homan, responsabile del piano di deportazione di massa promesso dal presidente, hanno espresso frustrazione per i risultati dell’Ice dopo il primo mese di governo: in alcuni casi sono state imposte quote minime di arresto di immigrati clandestini (75 arresti al giorno per ufficio).
L’amministrazione prevede di istituire un centro di deportazione a Fort Bliss, vicino a El Paso – con la capacità di trattenere 10mila persone durante l’iter di espulsione – nonché centri di detenzione in tutto il paese.
E a proposito di cambiamenti, Trump ha annunciato la sostituzione anche del Capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, il più alto in grado delle forze armate. Il generale Charles Brown, nominato da Donald Trump alla fine del suo primo mandato e diventato così il primo afroamericano a ricoprire un incarico chiave del Pentagono, sarà sostituito da Dan Caine, “un pilota qualificato e esperto di sicurezza nazionale”, ha dichiarato il presidente statunitense in un post sul suo social network Truth.
Non è l’unica sostituzione della giornata nella Difesa: il capo del Pentagono Pete Hegseth ha comunicato l’apertura delle candidature per le posizioni di capo delle operazioni navali e di vice capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. “I membri in carica di questi importanti ruoli, rispettivamente l’ammiraglio Lisa Franchetti e il generale James Slife, hanno avuto una carriera illustre. Li ringraziamo per il loro servizio e la loro dedizione al nostro Paese. Apriamo anche le candidature per i giudici avvocati generali dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica. Sotto la presidenza Trump stiamo creando una nuova leadership che concentrerà le nostre forze armate sulla loro missione principale di scoraggiare, combattere e vincere le guerre”.
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