Trump, Meloni sarà all’insediamento lunedì. Il giorno dopo, via alle espulsioni di massa di migranti

NEW YORK – Dopo le carezze di Joe Biden e la cena con Donald Trump a Mar-a-Lago, il pingpong istituzionale della premier Giorgia Meloni è arrivato a un punto di svolta: li vedrà insieme lunedì alla Rotonda del Campidoglio, la sala monumentale che si trova nel cuore del Congresso, sotto la cupola. E subito il giorno dopo, martedì, svela il Wall Street Journal, il presidente darà il via il piano di espulsioni di massa di immigrati con un raid a Chicago.

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Meloni all’Inauguration Day

La presenza della presidente del Consiglio italiana all’Inauguration Day in programma a Washington è stata confermata nella tarda serata di venerdì. La notizia è rimbalzata subito negli Stati Uniti. I media americani vedono questo gesto come un segnale chiaro sulla strategia del governo italiano di diventare un alleato speciale per Trump, ma anche di distanza dagli alleati europei. Meloni troverà il suo amico Elon Musk e il presidente argentino Javier Milei, oltre a una serie di miliardari e populisti. Tutti a distanza ravvicinata e in uno spazio più ridotto dopo la decisione di celebrare l’inaugurazione al chiuso vista l’ondata artica che si abbatterà su Washington.

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Meloni avrà la possibilità di approfondire con Musk il discorso su Starlink, che ha creato tensioni nell’Unione europea. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen non è stata invitata. Trump aveva definito la premier italiana una “donna fantastica” ed è certo che troverà un momento per stare con lei e Musk.

Un parterre di miliardari e populisti

Tra gli invitati alla cerimonia ci saranno i tre uomini più ricchi al mondo: il proprietario di X, SpaceX e Tesla Elon Musk, il fondatore di Amazon Jeff Bezos e quello di Meta, a cui fanno capo Facebook, Whatsapp e Instagram, Mark Zuckerberg. E poi il ceo della piattaforma social TikTok, Shou Zi Chew, che ha ringraziato Trump per aver promesso un intervento contro l’oscuramento del social in Usa, dopo la messa al bando decisa dal Congresso; Sundar Pichai, ceo di Google; Sam Altman, ceo e co-fondatore di OpenAI, la app che ha creato il ChatGpt.

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Atteso Tino Chrupalla, leader del partito tedesco di estrema destra AfD sostenuto da Musk. Il premier ungherese Viktor Orban, invitato, non andrà. Ci saranno i principi di Galles William e Kate, in rappresentanza di Re Carlo, il populista britannico Nigel Farage, ma non il premier laburista Keir Starmer, non invitato. Giappone, India e Australia saranno rappresentati dai ministri degli Esteri. Nayib Bukele, il presidente di El Salvador che si è definito il “dittatore più cool del mondo”, non vuole mancare. E lo stesso vale per lo xenofobo francese Eric Zemmour. Lui ci sarà. Il presidente Emmanuel Macron no.

Wsj: al via martedì le espulsioni di massa di migranti

Subito dopo l’insediamento, Donald Trump inizierà il suo piano di espulsioni di massa di migranti martedì con un raid a Chicago che durerà una settimana. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il presidente-eletto invierà 200 agenti per condurre l’operazione.

Il raid di Chicago servirà per inviare un messaggio alle ‘città santuario’, quelle città democratiche che proteggono i migranti non aiutando le autorità federali a far rispettare le leggi sull’immigrazione.

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