Voleva essere James Bond ma per Mosca: 7 anni di carcere all’inglese che cercava di spiare per Putin
LONDRA – Dall’Inghilterra con amore: amore per la Russia, però. Sognava di diventare un James Bond alla rovescia: un cittadino britannico che faceva la spia per conto di Mosca. È durata poco. Howard Philips, 66 anni, residente ad Harlow, un sobborgo di Londra nella contea dell’Essex, è stato riconosciuto colpevole di collaborazione con un servizio segreto straniero e ha ricevuto per questo una condanna a sette anni di carcere. Relativamente mite perché la sua attività non ha causato gravi danni alla sicurezza nazionale.
“Lei era pronto a tradire il suo Paese per denaro”, ha affermato il giudice annunciando venerdì la sentenza. L’uomo è stato arrestato dall’Mi5, il controspionaggio del Regno Unito, prima che fornisse una non meglio specificata “assistenza materiale” a quelli che credeva che fossero agenti dell’Fsb, lo spionaggio russo, mentre invece erano agenti britannici. La sua motivazione non era ideologica, ha sottolineato il magistrato, ma di pura convenienza economica. Oltre ad avere sempre desiderato di fare la spia: “Sognava di essere James Bond”, l’agente segreto dei romanzi e dei film sullo 007 inglese, ha detto l’ex-moglie alla Bbc, “ed era infatuato con l’Mi6”, lo spionaggio di Sua Maestà.
Il suo avvocato difensore lo ha descritto come “un’anima persa”, un “disperato bisogno di soldi” e in preda a “fantasie eccentriche”, ma qualche iniziativa concreta per trasformare il suo sogno in realtà l’aveva presa. Era riuscito a conoscere il deputato conservatore Grant Shapps, che è stato anche ministro della Difesa in uno degli ultimi governi dei Tories. Presentandosi come un suo sostenitore, e approfittando della campagna elettorale, lo aveva invitato a cena a casa propria. In questo modo era riuscito a procurarsi informazioni su Shapps, sulla sua famiglia, le sue abitudini e il suo indirizzo privato. Le aveva caricate su una chiavetta Usb e poi aveva cercato di contattare l’ambasciata della Russia per passare il materiale raccolto a un agente dello spionaggio del Cremlino. “Dalla Russia con amore”, titolo di un famoso film tratto dai romanzi di Ian Fleming, era stato per lui l’ispirazione a mettersi al servizio di Putin ed eventualmente ad andarsene dalla Gran Bretagna per trasferirsi a Mosca.
L’Mi5 non rivela in che modo Philips ha attirato l’attenzione del controspionaggio, ma può darsi che la sua richiesta nel 2023 di essere arruolato nelle Guardie di Frontiera abbia messo in moto le indagini. “Non era minimamente preoccupato all’idea di mettere in pericolo il proprio Paese”, ha detto il pubblico ministero al processo. Il suo legale ha fatto notare che, fra le fantasie del James Bond mancato, c’era anche quella di diventare allenatore dell’Arsenal, la squadra di calcio attualmente in testa alla Premier League: un sogno forse ancora più improbabile da realizzare di quello di trasformarsi in un agente segreto.
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