Abodi assicura: “Milano-Cortina 2026 non costa 5 miliardi”

Sui costi di Milano-Cortina 2026 “non c’è il fuori controllo, c’è semplicemente una gestione contenuta, ragionevole e responsabile di quella che è stata l’esasperazione dei costi delle materie prime, nonché di tutti gli impatti dell’energia in questi anni”. Lo ha detto il ministro dello sport, Andrea Abodi, nel dibattito alla Camera sul Decreto Sport, in seduta notturna. “Dispiace perché, a volte, nonostante i tentativi reciproci di spiegare le ragioni della norma e la oggettività dei numeri, ci ritroviamo ancora a dover sottolineare una realtà diversa da come viene rappresentata”, ha premesso il ministro nella sua replica agli interventi dell’opposizione. “Se nell’ambito di un avvenimento, che è stato assegnato diversi anni fa, un budget del 2020, con lettere di impegno sottoscritte dal presidente Conte, si arriva, dopo cinque anni, a un aggiornamento inferiore al 20 per cento dei prezzi, con tutto quello che è successo in questi cinque anni, non possiamo parlare di sproporzione dei costi fuori controllo – ha sottolineato il ministro- Se si confonde il costo per l’ organizzazione con gli investimenti sulle infrastrutture principalmente di collegamento, su ferro e su gomma, che sono un pezzo di eredità significativo di un grande evento e, comunque, rappresentano la prospettiva di sviluppo sostenibile di intere comunità che vanno ben oltre gli eventi, vuol dire che non si vuole comprendere che, vorrei dirlo definitivamente, Milano- Cortina non costa 5 miliardi o più di 5 miliardi, perché circa 3,7 miliardi sono di investimenti sulle infrastrutture, quindi sono qualcosa che, in ogni caso, dovremmo sviluppare a beneficio della qualità della vita di chi vive nei territori, del turismo dei territori e di chi lavora attraversando quei territori. Se siamo arrivati a circa 1,9 miliardi, rispetto agli 1,63 preventivati cinque anni fa, non c’è il fuori controllo”. La Fondazione olimpica, presidente Giovanni Malagò, si occupa della organizzazione sportiva, la Simico invece delle infrastrutture.

Abodi ha parlato anche di Euro 2032 e della norma del commissario per gli stadi. “Se non si comprende che gli Europei del 2032 sono un tempo lontano, ma le scadenze dell’Uefa prevedono l’indicazione da parte della Federcalcio degli stadi che dovranno ospitarli entro ottobre 2026, non si comprende la ratio dell’esigenza di avere un commissario che non vuole assumere su di sé tutte le responsabilità – le sue parole – Tant’è che il decreto prevede che i subcommissari siano i sindaci delle città proprio nella logica della condivisione della responsabilità e dell’offerta ai sindaci di strumenti che consentano di valorizzare il patrimonio pubblico. Non ci sono impianti privati tra quelli che ospiteranno gli Europei, salvo Torino, dove non c’è bisogno di ulteriori investimenti”. Altro argomento. Altra polemica. “A partire dalle Atp Finals”, Sport e Salute è stata “determinante o ha partecipato in modo rilevante all’ acquisizione di quei diritti e in modo altrettanto significativo all’organizzazione degli eventi fin dal primo minuto”: lo ha spiegato Abodi nel dibattito alla Camera in seduta notturna sul Decreto Sport che contiene anche una norma sulle Atp Finals e il ruolo di Sport e Salute. “Come avviene in altre occasioni, la rappresentazione quasi caricaturale che sia planata all’improvviso in modo rapace per occupare spazi e depredare la Federazione tennis tradisce la realtà dei fatti, che sono facilmente dimostrabili avendo dei testimoni illustri come l’ex sindaca Appendino”, ha aggiunto Abodi. Sport e Salute, ha aggiunto il ministro, “è una società al 100 per cento del Ministero dell’Economia: a volte sembriamo dimenticarlo, come se fosse un soggetto privato al quale assegniamo delle consulenze”.

Agenda 2030, Barbaro: “Firmato all’Onu documento strategico anche con Cio e Ocse”

L’adesione alla Partnership Platform – iniziativa italiana – dei primi otto Stati rilancia il ruolo centrale dei territori, dalle Regioni fino ai Comuni, nei processi di sviluppo sostenibile per il raggiungimento dei target dell’Agenda 2030. “La firma da parte dei primi otto Stati che hanno aderito alla Partnership Platform on Localizing the SDGs, iniziativa nata nel corso del G7 Ambiente di Torino dello scorso anno, dimostra quanto sia considerata vincente la proposta italiana legata al tema della localizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Tale adesione, a solo un anno dalla nascita, rilancia il ruolo centrale dei territori, dalle Regioni fino ai Comuni, nei processi di sviluppo sostenibile per il raggiungimento dei target dell’Agenda 2030. Ai primi Stati firmatari si uniscono anche Ocse e Cio che metteranno a disposizione la propria esperienza in favore dei progetti che saranno sviluppati a livello locale negli Stati che aderiscono alla Partnership Platform”: spiega il sottosegretario al MASE Claudio Barbaro nell’ambito della XIII sessione del Foro Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite in corso di svolgimento a New York (High-Level Political Forum – HLPF 2025), in occasione della quale ieri il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme a UN-Habitat, ha organizzato l’High Level Event of the Partnership Platform on Localizing the SDGs presso la Rappresentanza Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite. Nel corso dell’evento, si è tenuta la cerimonia di firma delle Letter of Intent, con le quali Brasile, Capo Verde, Costa Rica, Finlandia, Georgia, Ghana, Nepal, Zambia, oltre a Ocse e Cio sono stati i primi Paesi a formalizzare la loro adesione. Nella stessa occasione, Tunisia e Senegal, Paesi pilota della Partnership Platform e prioritari del Piano Mattei, ma anche Azerbaijan, Cuba, Giordania, Serbia e Portogallo, hanno confermato il loro interesse per l’iniziativa e l’intenzione di aderire ufficialmente quanto prima. In particolare, “la collaborazione con il Cio e con Olympism 365 ci consentirà di lavorare per costruire iniziative che abbiano un forte impatto a livello di inclusione sociale e di ambizione climatica e ambientale, per poter fare in modo che lo sport possa diventare realmente non sono un catalizzatore di interesse a livello mondiale, ma anche occasione per rigenerare i tessuti urbani, migliorare la qualità della vita e contribuire ai processi di educazione ambientale” prosegue il sottosegretario Claudio Barbaro . La Partnership Platform è una piattaforma collaborativa che ha l’obiettivo di aiutare gli Stati ad adattare e realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030 in collaborazione con città, regioni e comunità locali, secondo le loro esigenze specifiche. Questo perché circa il 65% degli obiettivi riguarda ambiti che sono direttamente gestiti da enti locali come trasporti, rifiuti, salute, educazione, pianificazione urbana.

Gravina: “Commissario stadi? Mi rimetto alle decisioni politiche”

“Sulla questione del commissario per gli stadi, mi rimetto alle decisioni politiche, aspettiamo le scelte. Ricordo però che gli investimenti sugli stadi non dipendono dal commissario ma dalle proprietà e dagli Enti locali che ne hanno la disponibilità”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina dopo il consiglio federale. “Ci vuole un giusto equilibrio tra una necessaria sburocratizzazione, i colloqui col territorio e la volontà e la disponibilità delle proprietà a fare questo tipo di investimento”, ha aggiunto.Gravina ha anche parlato dello stato delle cose per quanto riguarda gli incontri in corso per cominciare definire le possibili candidatura delle città ad ospitare le partite di Euro 2032. A ottobre 2026 dovranno infatti essere scelti i cinque impianti italiani per la manifestazione che viene organizzata insieme con la Turchia.”Abbiamo riscontrato dei problemi in queste riunioni – ha ammesso Gravina -, mentre alcuni hanno dato rassicurazioni e conferme, come Firenze che potrebbe essere una della rosa definitiva. Il giro di riunioni continua e si concluderà il 31 luglio, con Palermo, e in merito abbiano ottime sensazioni. In generale devo dire che non ci sono resistenze, ma difficoltà oggettive a seguire gli standard richiesti”, ha concluso.

Condividi questo contenuto: