Atalanta-Lecce 1-1: Retegui risponde a Karlsson, salentini in maglia bianca per protesta
Dopo le due belle vittorie con Bologna e Milan, l’Atalanta frena (1-1) contro il Lecce e rallenta la propria corsa verso la Champions. Nulla di preoccupante, visto che, anche nel caso in cui il Bologna vincesse nel posticipo a Udine, il vantaggio sulla Juventus, scontri diretti alla mano è pur sempre di 4 punti. Ma è comunque un risultato che deve far suonare un campanello d’allarme alla vigilia del derby lombardo con il Monza, assolutamente da non fallire, e del successivo scontro diretto con la Roma.
«La cronaca della gara»
Punto d’oro per il Lecce, in onore di Fiorita
Il punto vale oro per il Lecce, che allunga a +2 in chiave salvezza su Empoli e Venezia, e onora nel migliore dei modi la memoria fisioterapista Graziano Fiorita, scomparso giovedì proprio alla vigilia del match. I salentini hanno a lungo sperato di fare il colpo grosso dopo essere passati in vantaggio alla mezzora con un rigore di Karlsson ma i sogni sono svaniti sul mancato colpo del ko Pierotti nella ripresa, e l’errore dello stesso centrocampista svedese, che ha ingenuamente atterrato Cuadrado in area, consentendo alla Dea di pareggiare.
La protesta del Lecce: in maglia bianca contro l’Atalanta nella “partita dei valori calpestati”
Lecce in campo con una maglia bianca per protesta
Prima della gara, durante il riscaldamento e all’uscita dal tunnel, tutto il pubblico di fede atalantina ha applaudito il Lecce, che ha ricambiato il segno di vicinanza. Nel settore ospiti presente invece un fiocco nero gigante e uno striscione dedicato aFiorita morto giovedì durante il ritiro a Coccaglio. Per protesta per essere stati costretti comunque a scendere in campo i salentini si sono presentati in campo con una maglia bianca, senza loghi né stemmi, con scritto: “Nessun valore, nessun colore”.
Decidono i rigori di Karlsson e Retegui
I primi 45’ sono scivolati via tra l’emozione per il minuto di raccoglimento – il capitano Marten De Roon ha consegnato una corona di fiori a Baschirotto – e un silenzio surreale per via dello sciopero del tifo orobico, ripreso soltanto dopo un quarto d’ora con un lancio di fumogeni che ha portato alla sospensione per circa un minuto e mezzo della gara. L’Atalanta si è vista pochissimo dalle parti di Falcone ( due le occasioni non sfruttate da Pasalic), il Lecce invece ha spaventato Carnesecchi riuscendo poi a trovare (29’) la rete del vantaggio su rigore grazie a Karlsson (penalty assegnato per un fallo di mano di Hien) che poi nella ripresa (67’) ha commesso il fallo su Cuadrado che ha consentito a Retegui di fissare il punteggio sull’1-1 dal dischetto.
ATALANTA-LECCE 1-1 (0-1)
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi 6.5; Kossounou 6 (14′ st Ruggeri 6), Hien 5.5, Djimsiti 6; Bellanova 5.5 (1′ st Cuadrado 6.5), De Roon 6.5, Ederson 6 (35′ st Samardzic sv), Zappacosta 5.5; Pasalic 6 (19′ st De Ketelaere 6); Retegui 7 (35′ st Maldini sv), Lookman 5.5. Allenatore: Gasperini.
Lecce (4-3-3): Falcone 6.5; Guilbert 6, Gaspar 6.5, Baschirotto 6.5, Gallo 6; Coulibaly 6.5, Kaba 6, Pierret 6 (40′ st Ramadani sv); Pierotti 6 (31′ st Veiga 6), Rebic 6.5 (40′ st Burnete sv), Karlsson 6 (25′ st Helgason 6.5). Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: La Penna.
Reti: 29′ pt Karlsson (rig.), 24′ st Retegui (rig.).
Ammoniti: Gallo, Zappacosta.
Angoli: 12-3 per l’Atalanta.
Recupero: 5′; 5′.
Spettatori: 21.875.
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