Basket, Matt Rizzetta rassicura: “Il progetto Napoli non si ferma”

Famiglia Grassi contro tutti nel Napoli Basket. Vito e Federico, al timone del club negli ultimi sette anni, non hanno digerito la cessione della maggioranza delle quote alla Napoli Basketball LLC di Matt Rizzetta da parte degli ex soci Tavassi e Amoroso. Da qui la scelta di depositare un ricorso proprio contro il trasferimento di quote alla neocostituita società statunitense con sede nel Delaware e nei confronti della stessa Napoli Basket per il mancato rispetto di un presunto diritto di prelazione, «nonostante quest’ultimo sia stato regolarmente esercitato», si legge in una nota della Graded Holding firmata da Vito Grassi.

«Pur di preservare la napoletanità della società, avevamo reso possibile un’offerta migliorativa del 20 per cento rispetto a quella arrivata da oltreoceano. Il tutto in armonia con la volontà di crescita di una città sempre più competitiva nel panorama globale, più infrastrutturata e che nello sport sta esprimendo i suoi valori più alti come dimostra l’America’s Cup». Sul piatto, evidentemente, anche la questione palasport al Centro Direzionale, per il quale la Graded è in prima linea nella gestione pubblico-privata messa in campo dall’amministrazione comunale.

Ieri la doppia replica, prima di Tavassi e Amoroso: «La cessione delle rispettive partecipazioni del Napoli Basket è avvenuta nel pieno e assoluto rispetto della legge e del vigente statuto della società, pubblicamente disponibile, che non contempla alcun diritto di prelazione. Quella di Graded è un’iniziativa ispirata dalla volontà di ostacolare la nuova gestione che viene incredibilmente accusata di essere “straniera” e non “partenopea”, ma che ha già manifestato la volontà di sostenere il Napoli Basket con un progetto di ampio respiro». Gevi Academy (Amoroso) e Paideia (Tavassi) prendono atto che Graded, «sprovvista di qualsiasi argomento di merito, ha deciso di avviare una battaglia mediatica, peraltro dando diffusione pubblica a una controversia che non è ancora oggetto di alcuna notifica formale alle parti coinvolte, che non intendiamo assecondare».

In serata anche le parole di Matt Rizzetta, neo proprietario del club: «A titolo personale, nonché del gruppo che rappresento, intendo esprimere totale fiducia e assoluta serenità in ordine all’operato di Paideia e Gevi, relativamente al rispetto delle normative e dello statuto nelle procedure di vendita delle quote avvenuto presso lo studio notarile Papi in Roma. Intendo, inoltre, rasserenare i tifosi in ordine al fatto che eventuali iniziative di terzi non fermeranno il “progetto Napoli”, nel quale crediamo fortemente e che ci vedrà fortemente impegnati nel presente e nel futuro. Proviamo un profondo senso di rispetto e di responsabilità nei confronti della comunità e siamo certi che mosse mediatiche prive di ogni fondamento non serviranno a scalfire un progetto di una “proprietà straniera” come la nostra, che verrà costruito giorno dopo giorno in base a valori umani importanti in cui crediamo e che sono gli stessi che contraddistinguono tutti i napoletani: inclusività, passione e condivisione».

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