Basket, presentata la serie A 2025-26: c’è la novità LBATV e il ritorno di Sky

Dopo l’antipasto della Supercoppa, tocca al campionato. L’anticipo di sabato fra Trieste e Trapani alza ufficialmente il sipario sulla nuova stagione della serie A di basket che riabbraccia una big come Cantù, tornata in massima serie dopo 4 anni, e una piazza importante come Udine, di nuovo tra i grandi dopo 16 anni tormentati in cui è dovuta risorgere anche dalle ceneri del fallimento (nel 2011).

Un campionato visibile interamente sulla nuova LBATV

La grande novità di questa stagione è rappresentata dal lancio di LBATV, la nuova piattaforma digitale interamente dedicata al basket di Serie A, accessibile a tutti gli appassionati e realizzata con il supporto di Deltatre, leader globale nel settore sport-tech. “LBATV sarà il futuro dal punto di vista media”, ha sottolinea il presidente uscente della Lega, Umberto Gandini. “Abbiamo intrapreso una strada che ci porta ad essere pionieri: la voglia di non essere più intermediati, di autoprodursi, di essere editori di noi stessi c’era già 5 anni fa e ora finalmente prende luce”.

C’è il ritorno di Sky: in tv 60 gare della stagione regolare e quasi tutti i playoff

Oltre alla tv della Lega, però, va sottolineato anche il ritorno di Sky, che ha acquisito i diritti Pay (con 60 partite della stagione regolare, 2 partite per giornata dei quarti di finale dei playoff, tutte le semifinali e tutte le finali) e i diritti ‘free’ (che prevedono, per il campionato, la trasmissione sul canale Cielo di una partita al mese, di un match per turno per le serie dei quarti e delle semifinali playoff e le intere LBA Finals) per il prossimo triennio.

Gherardini: “Il prodotto va migliorato, partendo dalle strutture”

Maurizio Gherardini, pronto a subentrare a Umberto Gandini al vertice della Lega, ha sottolineato l’importanza di valorizzare il prodotto: “Per migliorarlo ulteriormente sarà fondamentale un dialogo fra tutte le parti coinvolte, in primis i club, perché dovremo imparare a lavorare sempre meglio insieme”, ha sottolineato. “Penso che ci sia il potenziale per fare meglio, ho letto quasi con disappunto sul website di basket più cliccato d’Europa che ci hanno piazzato al sesto posto. Credo che in un certo senso questa debba essere la nostra sfida: dobbiamo e vogliamo crescere, avere un valore, raggiungere una valenza sempre più grande in Europa e questo dipenderà soprattutto da noi stessi e da come noi interpreteremo questa sfida. Migliorare il prodotto vuol dire migliorare le strutture e un esempio di questo tipo li vedo nella nuova Cittadella dello sport a Tortona, nel restyling previsto a Sassari, nell’arena che sta crescendo a Venezia così come quelle di Bologna e di Cantù. Dovremo crescere anche in altri settori, nell’area commerciale e nell’ecosistema digitale”.

“Spettatori in aumento ma si può crescere sul modello Nba”

Sulla “media degli spettatori” poi Gherardini ha commentato dicendo che “siamo tornati ai numeri del boom degli anni ’90, quando la differenza rispetto all’Nba non era grandissima. Uno dei segreti per cui l’Nba fece il salto di qualità, e su cui dobbiamo fare altrettanto, fu creare quello che loro definirono team services, la possibilità per i club che fanno parte della famiglia Nba di condividere informazione”, ha concluso.

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