Buon segno, in Italia ci sono meno sedentari

Cala la sedentarietà in Italia. Lo dice lo studio Istat con i dati 2024 sulla pratica sportiva. Dal 35% del 2023 al 32,8% nel 2024, questo l’elemento di novità presentato nella sala delle piscine del Foro Italico, alla presenza del ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, dei nuovi presidenti di Coni e Cip, Luciano Buonfiglio e Giunio De Sanctis, oltre che dell’ad di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, e dei n.1 Istat e ICS, Francesco Maria Chelli e Beniamino Quintieri. “Questi numeri sono uno strumento incredibile – le parole di Abodi- Noi siamo una struttura unica al mondo con Coni, Cip, Sport e Salute e noi. E’ vero che il medagliere dovrà a migliorare, ma dovrà andare di pari passo con la qualità della vita, dunque dobbiamo favorire la competitività, ma anche sostenere la qualità della vita attraverso lo sport”.

Negli ultimi 30 anni è così aumenta la pratica sportiva continuativa e saltuaria (dal 26,6% nel 1995 al 37,5% nel 2024). “Ma non basta più l’entusiasmo, bisogna partire dai numeri, senza non si può pianificare in modo concreto – spiega il n.1 Coni, Buonfiglio -. La visione che voglio trasmettere e che sono certo il mondo dello sport saprà cogliere è che dobbiamo metterci tutti insieme, tutti devono essere a disposizione. Con una sola giacca, quella dell’Italia per il bene dei nostri cittadini”. Per il n.1 Cip De Sanctis, però, i problemi nel mondo paralimpico “permangono nonostante i passi avanti e gli sforzi profusi a cominciare dall’impiantistica sportiva che ci impedisce di accedere. Questo è un problema serio e serve un intervento comune”. Per questo Nepi parla anche di “aumentare lo sport destrutturato” per “creare una nuova offerta attraverso spazi non convenzionali, playground e palestre scolastiche”, mentre Quintieri si sofferma sulle tante cose da fare, ponendo l’accento “sull’alto tasso d’abbandono alla pratica sportiva”. Il tema del ‘drop out, infatti, emerge nel 2024 perché il 25,4% della popolazione di 3 anni e più dichiara di aver interrotto la pratica sportiva esercitata in passato per mancanza di interesse, difficoltà economiche, l’insufficienza di impianti o la difficoltà a raggiungerli. Tra gli sport che hanno subito un calo nei praticanti dal 2006 a oggi c’è il calcio (dal 24,2% a 20,1%), mentre cresce il tennis (dal 6,5% 2006 all’ 8,5%).

Buonfiglio e De Sanctis lavoreranno insieme. “Siamo due amici”

“Il primo successo è che ci sono due amici, io e Giunio De Sanctis, al comando dello sport italiano”: così Luciano Buonfiglio, presidente del Coni, a margine della presentazione dei dati Istat 2024 sulla pratica sportiva. “Non basta più l’entusiasmo, bisogna partire dai numeri, senza non si può pianificare in modo concreto – ha aggiunto -. La visione che voglio trasmettere e che sono certo il mondo dello sport saprà cogliere è che dobbiamo metterci tutti insieme, tutti devono essere a disposizione. Con una sola giacca, quella dell’Italia per il bene dei nostri cittadini”. Poi il n.1 del Cip, De Sanctis: “Dobbiamo andare d’accordo, il percorso è lo stesso e serve un’azione congiunta con il Coni per dare le giuste direttive agli organismi sportivi”.

Lega Pro, presentato il nuovo pallone del campionato

Il nuovo pallone della Serie C Sky Wifi 2025-26 è stato presentato oggi da Lega Pro e Decathlon in una cornice d’eccezione: Palazzo Vecchio, nel cuore di Firenze. All’interno di uno dei simboli più significativi della città che ospita la Lega Pro, tra le tante opere d’arte presenti, è stato svelato il vero protagonista del prossimo campionato. Frutto di un design esclusivo firmato Decathlon Kipsta, il pallone è stato sviluppato da un team di ingegneri specializzati e presenta una struttura che combina microfibra, schiuma e scanalature. “Oggi non presentiamo semplicemente un pallone, ma il simbolo della prossima stagione, che farà sognare ed esultare i nostri tifosi e le nostre città. La firma di Decathlon – a cui va il ringraziamento per la fiducia e per aver puntato sulla Serie C – dimostra che siamo appetibili per grandi aziende internazionali, merito della visibilità che abbiamo acquisito in questi anni”, ha dichiarato il presidente della Serie C, Matteo Marani.

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