Buonfiglio: “Io uomo di Malagò? Ha fatto tante cose buone…”
Luciano Buonfiglio esce allo scoperto: è lui – ad oggi – il favorito come erede di Giovanni Malagò (vedi Spy Calcio del 28 aprile), anche se le elezioni del Coni sono ancora lontane, il 26 giugno. “Da atleta mi sono sempre concentrato sull’obiettivo da raggiungere, dando tutto me stesso per raggiungerlo. Il confronto di ieri (con Malagò e i presidenti di Federazione, ndr), dal quale è emersa la volontà del mondo sportivo di avere un presidente che sia espressione delle Federazioni, seppur con idee e sfaccettature diverse, certamente fortifica l’intenzione che ho manifestato mesi fa – spiega l’attuale n.1 della Federcanoa – Non si tratta di una sfida, che può essere a due o a più punte, ma di trovare un percorso condiviso per continuare a far evolvere lo sport italiano, ascoltando tutti e condividendo il programma”.
Gianni Petrucci parla di discontinuità e pacificazione: può essere davvero lei l’uomo giusto? “Sicuramente sì – ribatte Buonfiglio -, il mio programma si basa su un concetto di evoluzione perché i tempi sono cambiati e bisogna prenderne atto. E’ quindi necessario, con una squadra forte, coesa e competente, confrontarsi in maniera diretta con i Ministeri competenti e con l’operatività di Sport e Salute, con rispetto e dignità reciproca”.
Qualcuno lo definisce uomo di Malagò… Buonfiglio taglia corto: “Io cerco di prendere sempre il meglio dalle persone con cui lavoro e Malagò di cose buone ne ha fatte tante. Che sia chiaro, chi ambisce alla presidenza del Coni non può non considerare di ascoltare coloro che hanno ricoperto questa carica o i membri Cio. Sono aperto al confronto con tutti i rappresentanti degli organismi sportivi, che devono essere sempre al centro delle nostre attività, perché conosco perfettamente le dinamiche che animano il nostro mondo”.
Buonfiglio fa parte della Giunta Coni, ha una forte esperienza dirigenziale. Ma Luca Pancalli non si arrende, al momento non ci sono all’orizzonte altre candidature. Verso metà maggio la situazione sarà più chiara, ma fra atleti e tecnici, che pesano per 15 voti, non pochi, molti sono “malagoniani”. E questo potrebbe andare a vantaggio di Buonfiglio.
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