Colts, la rinascita di Jones. Ai 49ers l’Oscar della sfortuna nella Nfl

Daniel Jones, il qb che non ti aspetti. Maltrattato a New York sponda Giants, criticatissimo e bocciato dagli analisti dei network Usa, sta trovando continuità, concretezza e convinzione nell’Indiana. Dove, naturalmente, sta conquistando consensi e tifoseria. Adeguatamente protetto dalla offensive line DJ ha condotto il team a conquistare cinque vittorie su sei incontri e non si può più parlare di caso o fortuite situazioni.

Il campionato è lungo e i Colts non possono essere certo considerati un top team ma sono sulla strada giusta per aspirare ai play off e poi chissà. La rinascita di Jones fa riflettere molti: troppo spesso i giovani quarterback sono bruciati dopo un paio di stagioni infelici e non si esamina il contesto in cui si sono trovati a dover giocare. I Giants degli ultimi anni non hanno certo favorito la crescita di Daniel. Ma ora lui sembra davvero avere girato pagina.

Ieri, in un match serrato, un testa a testa con i Cardinals (che stanno diventando specialisti nelle sconfitte sul filo di lana, 4 consecutive dopo un buon inizio di stagione), Jones ha mandato due volte i suoi in touchdown, ne ha siglato uno personalmente e ha subito un intercetto e alla fine Indianapolis l’ha spuntata per la quinta volta dall’inizio della Nfl. La combinazione vincente in attacco, un mix di corse e lanci, ha due nomi: Jonathan Taylor, che via terra fa sfracelli (ieri altre 123 yard) e, appunto, Daniel Jones, diventato freddo e efficacissimo quando il pallone scotta e non si può sbagliare la traiettoria aerea. Una sorpresa i Colts targati Jones, non l’unica di questa equilibratissima Nfl.

C’è anche chi combatte, any given sunday, con la malasorte. Vedi alla voce San Francisco 49ers. Dall’inizio della stagione hanno dovuto fare i conti con assenze continue di giocatori fondamentali. Con capacità e resilienza hanno saputo trovare di volta in volta soluzioni tanto da presentarsi sul difficile terreno di Tampa con un record vincente di 4-1.

Ma quando il match era ancora in bilico si è fatto male un altro pezzo da novanta del team: Fred Warner. Troppo, davvero troppo per una squadra già priva dell’esperto rusher Nick Bosa, del tight end George Kittle, dei wide receiver Brandon Aiyuk e Ricky Pearsall, del quarterback Purdy e con molti giocatori acciaccati che scendono in campo sfidando il dolore. E la notizia peggiore è arrivata dopo la sconfitta con i Bucs (guidati ancora da un ottimo Mayfield), quando si è saputa l’entità del ko di Warner. Caviglia in pezzi e stagione finita. Non sarà semplice per i californiani superare l’ennesima avversità.

Negli altri incontri – sotto tutti i risultati con, in stampatello, chi giocava in casa – da registrare la continua crescita del qb dei Patriots, Maye, che sta facendo tornare il sorriso e fresche ambizioni in New England e la clamorosa involuzione dei campioni in carica degli Eagles. Le Aquile nell’anticipo del giovedì sono state travolte dai non irresistibili Giants guidati da due rookie scatenati, il qb Dart e il running back Skattebo. Due giovani nuovi protagonisti da seguire nella National football league. Per Philadelphia è il tempo dei processi: il gioco offensivo latita, tutti sotto accusa, in particolare l’offensive coordinator Patullo. C’è tempo per rimediare, ma neanche troppo tempo…

Risultati

Denver 13 NY JETS 11

New England 25 NEW ORLEANS 19

LA Rams 17 BALTIMORE 3

CAROLINA 30 Dallas 27

INDIANAPOLIS 31 Arizona 27

Seattle 20 JACKSONVILLE 12

LA Chargers 29 MIAMI 27

PITTSBURGH 23 Cleveland 9

LAS VEGAS 20 Tennessee 10

GREEN BAY 27 Cincinnati 18

TAMPA BAY 30 San Francisco 19

KANSAS CITY 30 Detroit 17

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