Coni, Carraro e il rischio ricorsi
Arriva il Settebello alla piscina Scandone, per un’amichevole di grande prestigio con l’Ungheria. Match in programma lunedì 9 giugno al Centro Federale (ore 20:15, diretta Raisport). Un altro appuntamento di rilievo per la città e l’impianto che lo scorso marzo ha ospitato la Final Eight della Coppa Italia vinta dalla Pro Recco.
La sfida amichevole tra Italia e Ungheria suggella il ritorno del Settebello alle competizioni ufficiali dopo la squalifica di 6 mesi della federazione internazionale, arrivata a seguito della protesta avvenuta alle Olimpiadi di Parigi da parte degli azzurri di Sandro Campagna.
Si riparte dunque da Napoli, prima tappa del cammino di avvicinamento ai campionati mondiali di Singapore del luglio prossimo dove il Settebello si presenterà da vicecampione in carica.
Italia-Ungheria è il classico della pallanuoto, un po’ come Italia-Brasile del calcio nella città che ha coccolato grandi campioni ungheresi: da Attila Sudar a Gyorgy Gerendas, da Tamas Kásás a Gergely Kiss. “Una partita di cartello anche da amichevole – dice il commissario tecnico Alessandro Campagna -. Siamo la prima e la seconda nazione più titolate al mondo. La Scandone? Deve assolutamente essere un punto di riferimento per tutta Italia”.
Come lo è Napoli per la pallanuoto italiana e non solo: il Circolo Canottieri Napoli è stato promosso in A1 pochi giorni fa, il Posillipo ha chiuso al quinto posto col ritorno in Europa e ha conquistato 11 scudetti, 3 Champions League, 2 Coppe delle Coppe, diventando una delle realtà più titolate d’Italia.
I maestri magiari hanno invece un palmarès che include nove ori olimpici, quattro mondiali e addirittura quattordici europei. Una scuola che ha sempre prodotto talenti di altissimo livello, caratterizzati da tecnica sopraffina, intelligenza tattica e una straordinaria capacità di lettura del gioco.
Per l’Italia di pallanuoto sarà un ritorno a Napoli dopo le Universiadi del 2019 vinte dagli azzurri guidati da Alberto Angelini. Prima c’era stato il Torneo Internazionale del 2004, il Napoli Waterpolo Four Challenge cui parteciparono, insieme all’Italia, gli Stati Uniti, la Grecia e il Kazakhstan. Ancora prima il Settebello mancava da Napoli da otto anni, escluso un Italia-All Star di esibizione nel 2001.
“Quanto siamo riusciti a realizzare alla Scandone è frutto di una sinergia molto forte con il Comune di Napoli – afferma il consigliere federale Luca Piscopo -. Un impianto rinnovato e abbellito, pronto ad accogliere eventi internazionali. Auspichiamo una struttura gremita di pubblico”.
“Sono orgogliosa del lavoro che stiamo portando avanti con la Federnuoto presso la Scandone, oramai Centro Federale di prestigio, noto in tutta Europa – spiega l’assessore allo Sport e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante – È questo è solo l’inizio. La Napoli Capitale Europea dello Sport 2026 ci stupirà e ci entusiasmerà tutti, anche in vista della riapertura di altre 5 piscine della periferia napoletana”.
“Siamo partiti 17 anni fa con una situazione economica difficile e senza disporre di impianti – spiega il presidente uscente del Comitato Regionale Campania della FIN Paolo Trapanese -. È stato svolto un lavoro straordinario”.
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