Cortina, ecco il primo bob. E arrivano le 377 casette…
Mancano 323 giorni alla cerimonia di apertura allo stadio San Siro dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026 (Milan e Inter dovranno trovarsi una sistemazione per un mese): la Fondazione olimpica guidata da Giovanni Malagò ha presentato ai membri Cio, in Grecia, lo stato dei lavori, l’evolversi della preparazione all’evento e soprattutto i numeri di contatti che, a meno di un anno, la manifestazione a Cinque Cerchi sta già producendo in tutto il mondo. Più che soddisfatti il presidente uscente del Cio, Thomas Bach (ha chiuso il suo l’intervento con un “Forza Italia”), e Kristin Kloster, presidente della commissione di coordinamento del Cio di Milano-Cortina 2026. La norvegese nel suo rapporto si è complimentata per la capacità organizzativa della Fondazione, per lo stato degli impianti e ha applaudito agli oltre 600.000 biglietti venduti (su un milione e mezzo disponibili).
Malagò in apertura del suo intervento, davanti ai colleghi membri Cio, ha ringraziato il “caro amico” Thomas Bach (che forse nel 2019 era stato decisivo per l’assegnazione dei Giochi all’Italia…). Sul palco della sessione anche l’ad della Fondazione, Andrea Varnier, che ha fatto una carrellata di tutte le venus olimpiche. I Giochi di Milano-Cortina saranno i primi ad essere pianificati e organizzati in linea con le riforme dell’Agenda Olimpica. Il presidente dell’Isu (sport del ghiaccio), Jae Youl Kim, dalla platea è intervenuto complimentandosi con l’organizzazione per i recenti test event di short track e pattinaggio di figura. Thomas Bach nel concludere il suo intervento ha elogiato gli sviluppi organizzativi. Con il 47% di partecipazione femminile, i Giochi del prossimo anno in Italia saranno i più gender-balanced di sempre, cosa cui il Cio tiene molto. Inoltre, con la scelta di proporre un progetto basato per lo più su sedi esistenti o temporanee (come il Villaggio di Cortina), saranno i Giochi ad adattarsi alle sedi ospitanti e non viceversa, proprio in linea con i principi espressi nell’Agenda Olimpica. Ci sarà un approccio alla sostenibilità, oltre a concretizzarsi in misure come l’utilizzo del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili, o la misurazione dell’impronta idrica dei Giochi.
La prossima settimana sarà molto importante, a partire da lunedì. “La pista di Cortina è un incanto, un’opera d’arte”, parole di Armin Zoeggeler, grande campione (sei medaglie olimpiche), ora ct della Nazionale azzurra di slittino. E pensare che sino a poco tempo fa in molti la defininivano un autentico disastro, soldi buttati via… Si stanno ricredendo (quasi) tutti: Simico e Ditta Pizzarotti di Parma, che ha vinto il bando, hanno rispettato il cronoprogramma. La prossima settimana ecco i test voluti dal Cio: ci sarà anche il ministro Matteo Salvini che aveva proposto l’impianto “light” di Cortina in mezzo alle polemiche politiche, evitando così la figuraccia di dover andare all’estero (il piano B prevedeva Lake Placid, Stato di New York…). Ci saranno anche equipaggi che verranno da tutto il mondo (Usa compresi): i test sono previsti per il bob, lo skeleton e lo slittino. Gli azzurri saranno i primi a scendere in pista martedì 25. Per quanto riguarda gli stranieri, sino a sbaato 29 si alterneranno sulla pista ampezzana 12 equipaggi di slittino, maschili e femminili, 8 di bob e 4 di skeleton. “Sarà la migliore pista al mondo” spiega ancora Zoeggeler. Sulla pista già ghiacciata si è già visto il primo bob per una simulazione di soccorso sanitario. Si sta completando intanto anche il Villaggio di Flames con le 377 casette mobili che ospiteranno a Cortina 1400 atleti. Sul fronte sportivo tutto procede come previsto. E si pensa anche al futuro quando i Giochi saranno finiti: il Cio tiene molto alla legacy.
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