De Sanctis: “La Fib più unita e un Cip più dinamico”

Marco Giunio De Sanctis, presidente della Fib, giunto al terzo mandato, torna a parlare della sua discesa in campo per concorrere alla massima carica del Cip. De Sanctis, però, in questi ultimi mesi, è ancora concentrato al mondo boccistico che rappresenta, soprattutto se si pensa al futuro: “Sto cercando di compattare tutto il movimento per una candidatura unitaria, con una squadra che rispetti, in linea di massima, il risultato ottenuto all’assemblea nazionale elettiva svoltasi a Chianciano Terme lo scorso settembre”.

“Non bisogna – avverte De Sanctis – disperdere le energie ma dare una continuazione al lavoro che abbiamo svolto in tutti questi anni. L’unitarietà è fondamentale. Solo così avremo un futuro sempre più roseo, che ci possa far esprimere le nostre enormi potenzialità, all’insegna di un’immagine più qualificata della Fib, correlata alle sue meritorie finalità”.

Il tema di strettissima attualità è quello della campagna elettorale per la presidenza del Comitato Italiano Paralimpico (CIP). “A poco più di due mesi dalla tornata elettorale – afferma De Sanctis – siamo in una fase delicatissima. Ho riscontrato, nelle ultime settimane, un vasto consenso, pur consapevole di mantenere i piedi saldi per terra, poiché fino all’ultimo giorno sarà fondamentale acquisire quanti più voti possibili. Un dato importante è quello di avere la maggioranza delle Federazioni Sportive Paralimpiche testimoniato dall’elezione dei presidenti in linea con il mio programma. Le elezioni territoriali del Cip sono andate particolarmente bene, poiché tutti i presidenti regionali, ai quali ho dato supporto, sono stati confermati al vertice o diventanti nuovi presidenti dei rispettivi Comitati Regionali. Il prossimo mese sarà caratterizzato dalla campagna elettorale per quel che concerne i Rappresentanti degli Atleti e dei Tecnici, delle Discipline Sportive Paralimpiche e associate paralimpiche, degli Enti di Promozione Paralimpica e Sportiva Paralimpica, dei Rappresentanti dei Presidenti regionali e dei Delegati provinciali, che entreranno a far parte del Consiglio Nazionale e che, dunque, voteranno all’assemblea elettiva nazionale del 26 giugno. Mi preme ringraziare anche taluni presidenti delle Federazioni sportive nazionali paralimpiche che hanno sostenuto i miei candidati ai consessi regionali. Si deve andare avanti, comunque, con la stessa determinazione fino al 26 giugno senza lasciare nulla al caso ma stando assolutamente sul pezzo fino all’ultimo giorno”.

Ma entriamo più nel dettaglio. “Cosa prevede il mio programma elettorale? C’è sicuramente – dichiara De Sanctis – una continuità con quello che è stato fatto fino ad ora, ma con delle innovazioni significative in tema di attività territoriale, avviamento e promozione, contributi agli organismi sportivi, impiantistica sportiva, formazione e personale”. E spiega:“Il valore aggiunto di ogni organizzazione sportiva risiede nel rafforzamento delle proprie strutture periferiche, per avviare al meglio la pratica sportiva delle discipline interessate, per ampliarne il bacino d’utenza, per promuovere iniziative finalizzate all’individuazione di nuovi tesserati e affiliati, nonché alla massima diffusione della mission del Comitato. È necessario, da un lato liberare, nei limiti consentibili, le energie positive delle strutture territoriali, dall’altro avvalersi di figure competenti e specializzate, possibilmente stimolate con incentivi economici, seppure modici, per rendere attuativi i programmi e gli accordi sottoscritti”. E’ imprescindibile, altresì, – prosegue De Sanctis – realizzare una dettagliata fotografia di ogni organismo sportivo, attraverso il lavoro di una commissione qualificata all’uopo istituita che, in relazione a parametri oggettivi quali, ad esempio, il dimensionamento delle entità sportive, il numero di affiliati e tesserati, la mole di attività svolta, i risultati conseguiti, il grado di disabilità interessato ed altri criteri opportunamente definiti, possa decidere in maniera più equa e trasparente l’assegnazione dei fondi agli organismi sportivi”. “Per quanto riguarda l’impiantistica sportiva, soprattutto quella preesistente, in grande prevalenza inaccessibile agli atleti paralimpici fisici e sconveniente per quelli sensoriali, è doveroso sollecitare un intervento legislativo serio e mirato che faciliti la pratica sportiva in generale, e paralimpica in particolare, incentivando e non scoraggiando i gestori di impianti sportivi. Occorre realizzare almeno tre poli sportivi paralimpici al Nord, al Centro e al Sud, definendo, una volta per tutte, la progettazione riferita al secondo stralcio del centro di preparazione paralimpica capitolino che, in ogni caso, deve aumentare quanto meno i ricavi se non ridurre gli ingenti costi. Infine, il Cip non può fare a meno di avvalersi di un centro studi strutturato che funga da serbatoio costante per la ricerca, innovazione tecnica e regolamentarie, la formazione soprattutto per nuovi presidi territoriali esperti, la programmazione scolastica universitaria, a stretto contatto con gli organismi sportivi riconosciuti, gli istituti di medicina e ricerca dello sport, la scuola dello sport, rinsaldando sempre più i rapporti con Sport e Salute e Coni.

Si è chiusa ufficialmente l’era di Giovanni Malagò da presidente del Coni, dopo 12 anni e 142 medaglie olimpiche portate a casa. “La sua presidenza – aggiunge De Sanctis – non è replicabile, per cui quello che mi aspetto è che il futuro presidente del Coni, oltre che essere una figura competente ed esperta, unisca tutte le componenti sportive e istituzionali (da Sport e Salute al Ministro e Dipartimento dello Sport), passando per i presidenti federali e le altre componenti sportive”. “Aggiungo e concludo che il nuovo presidente dovrà avere un forte rapporto con il Cip perché è fondamentale che vadano quanto più possibile sulla stessa strada, anche alla luce di quello che potrà avvenire in futuro su un’eventuale unificazione tra questi due enti pubblici”.

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