Elisa Dossi, la giornalista ferita a Udine: “Sassaiola tremenda, non camminavo”. Due arrestati
La notte in cui l’Italia ha conquistato i play-off delle qualificazioni mondiali e oltre diecimila persone hanno sfilato per le strade di Udine chiedendo la pace in Medio Oriente, è stata rovinata da un gruppo di antagonisti che un’ora prima del fischio d’inizio si è staccato dal corteo per attaccare le forze dell’ordine. Negli scontri sono stati feriti un carabiniere e due giornalisti: Davide Albini Bevilacqua, inviato del Local Team, colpito da un sasso e portato in ospedale con trauma cranico, e Elisa Dossi di Rainews 24: “Sto bene, ho un ematoma grosso alla gamba, ma fortunatamente nulla di rotto. Rispetto ai colleghi che sono stati colpiti in faccia e sulla tempia, mi è andata anche bene. Si è trattato di una sassaiola davvero brutta di una frangia violenta, è un fatto gravissimo. In tre – ha raccontato Dossi all’Ansa – siamo finiti in pronto soccorso mentre semplicemente volevamo fare informazione. Con noi anche diversi poliziotti”.
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Gli antagonisti che si sono staccati dal corteo di Udine
Dossi, che ha seguito il corteo dal pomeriggio, ha ricostruito la giornata: “Il corteo era pacifico, tra i manifestanti c’era anche un ex sindaco di 92 anni che aveva partecipato alla ricostruzione post terremoto. A un certo punto, arrivati in piazza Primo Maggio, una frangia si è staccata e si è mossa verso le forze dell’ordine. Molti manifestanti si sono allontanati perché era evidente che qualcosa sarebbe successo. Sono partiti i primi petardi e fumogeni ed è seguita la risposta con l’idrante”.
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Gli scontri e i giornalisti feriti
I manifestanti violenti, poi, si sono spostati verso il parco e “hanno iniziato a lanciare di tutto, rami, pezzi di albero, sassi. Ho raccontato i fatti in diretta, finché, a un certo punto, sono stata colpita da un sasso di 10-15 centimetri sulla gamba. Da subito ho avuto difficoltà a camminare, ma nel frattempo altri colleghi sono stati colpiti. Albini Bevilacqua ha riportato una brutta ferita a uno zigomo. Anche un carabiniere, che ha scortato noi giornalisti, è stato raggiunto alla tempia da un sasso. A causa degli scontri – ha concluso Dossi –, non potevo andare né avanti né indietro, così con altri colleghi ho cercato riparo. Quando poi è passata un’ambulanza l’abbiamo fermata e sono stata accompagnata in ospedale”.
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La solidarietà dell’Ordine dei giornalisti e delle istituzioni
Molti e puntuali i messaggi di vicinanza ai due giornalisti feriti e agli uomini delle forze dell’ordine colpiti. “Se la violenza è sempre ingiustificabile, quella contro i giornalisti assume se possibile una gravità ancora maggiore, perché colpisce anche il nostro diritto a essere informati sancito dalla Costituzione. È un peccato – ha detto Franco Ianeselli, sindaco di Trento, la città di Dossi – che una piccola minoranza di persone violente abbia rovinato una manifestazione che per tutto il pomeriggio era stata molto partecipata e pacifica”. L’Ordine dei giornalisti, nell’esprimere solidarietà ai due colleghi, ha ribadito che “la libertà di espressione è un diritto fondamentale della democrazia, ma non si può inneggiare alla pace e poi fare guerriglia urbana. Condanniamo la violenza in piazza e chi usa le manifestazioni come pretesto per atti di teppismo, devastazione e aggressioni. Colpire i giornalisti è, inoltre, un attacco deliberato alla libertà di stampa. Vale nel zone di guerra, vale nelle nostre strade”. La “più ferma condanna della violenza” è stata espressa anche dal sindacato dei giornalisti del Trentino-Alto Adige.
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Scontri a Udine, due arresti tra i 15 fermati
Nella mattinata di martedì, la Questura di Udine ha emesso per 15 persone fermate (tutti cittadini comunitari, 9 uomini e 6 donne) un foglio di via. Per due di loro è anche scattato l’arresto: il primo, un uomo accusato di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, in considerazione dei precedenti è stato portato in carcere. Una seconda persona è agli arresti domiciliari, sempre per resistenza a pubblico ufficiale. “Negli scontri – si precisa in una nota – si sono registrati 11 feriti tra il personale delle forze dell’ordine (10 poliziotti e un carabiniere). Sei poliziotti sono stati accompagnati al locale pronto soccorso, dove sono stati visitati: 4 hanno riportato prognosi per ferite lievi e 2 sono stati trattenuti in osservazione e dimessi stamane. Altri 4 poliziotti si sono rivolti oggi autonomamente all’ospedale di Latisana, dove sono attualmente in corso accertamenti del personale sanitario. Un carabiniere è stato medicato in strada per lievi escoriazioni”.
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