Gp Giappone, brucia l’erba a bordo pista: stop alle qualifiche, cosa è successo
Cinque bandiere rosse per l’erba in fiamme. In due giorni a Suzuka le attività della Formula 1 sono state interrotte per gli incendi improvvisi a bordo pista, provocati dalle scintille rilasciate dalle auto nel loro sfregare l’asfalto e trasportate dal vento sul manto secco ai lati del tracciato: due stop nelle libere 2 di venerdì, altri due nelle libere del sabato mattina e un’ultima volta (per ora), durante le successive qualifiche.
I provvedimenti presi dalla Fia
E dire che dopo i primi episodi, arginati con gli estintori e le interruzioni che hanno effetti anche sui programmi e i risultati di auto e piloti, la Federazione internazionale aveva preso provvedimenti comunicati con una nota: “Mentre continuiamo ad indagare sugli incendi verificatisi durante le FP2, prima di domani (oggi, ndr) ci concentreremo sull’adozione di misure preventive. L’erba è stata tagliata il più possibile e l’erba secca è stata rimossa dalle aree interessate. Prima delle sessioni di domani, l’erba sarà inumidita e squadre di intervento specifiche saranno dislocate intorno alla pista”.
La pioggia attesa a Suzuka
Interventi che non sono stati sufficienti per arginare un fenomeno curioso, anche se non inedito in Formula 1. Era già accaduto l’anno scorso durante il week end di Shanghai, in Cina, e anche in quel caso furono interrotte le qualifiche della gara sprint. Di certo è un episodio nuovo a Suzuka, dove si corre dal 1987: anche se sta entrando la primavera con lo spettacolo dei ciliegi in fiore, c’è molta siccità. I cambiamenti climatici colpiscono anche la Formula 1. I ciuffi d’erba attorno alla pista sono secchi e dorati come grano. E le scintille che le macchine provocano passando sull’asfalto, sono trasportate dal vento che tira forte in queste ore sul circuito giapponese. Micce facili. Che forse solo la pioggia, attesa tra stanotte e domani, disinnescherà.
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