Il surf cresce, non c’è solo Fioravanti
Il surf azzurro brilla sulla scena internazionale: grandi risultati individuali e di squadra testimoniano la crescita del movimento italiano. Leonardo Fioravanti, punta di diamante del surf azzurro, ha chiuso la sua stagione nella WorldSurf League con un prestigioso 9° posto nel ranking mondiale. A soli 13 anni, inoltre Ginger Caimi, italo-cinese, continua a scrivere pagine indimenticabili per il surf italiano. A Fistral Beach (Cornovaglia), dove si è concluso il Boardmasters, la piccola atleta ha conquistato la vittoria completando il triplete QS stagionale dopo i successi in Uruguay e a Ferrol.
Questo risultato si inserisce in un percorso già storico: Ginger aveva da poco esordito a Huntington Beach nel campionato mondiale di longboard, diventando la più giovane atleta di sempre a competere stabilmente a questo livello e chiudendo con un nono posto la sua prima gara. Sempre a Fistral Beach, Federico Nesti ha conquistato un ottimo 5° posto nel longboard maschile. A Santa Cruz (Portogallo), si è tenuto l’Euro Surf 2025. L’Italia ha chiuso al quarto posto nella classifica a squadre . Un risultato frutto di una prova corale di grande valore, con in gara Leonardo Apreda (campione europeo junior under 18 in carica), Victoria Backhaus, Matteo Calatri, Chiara Cuppone, Khalil Da Silva, Diana Giorgi e Federico Nesti. Alla O2 Surfpool di Monaco di Baviera, nel Rip Curl Nations Trophy — gara non ufficiale ma dal livello tecnico elevato — l’Italia ha conquistato un meritato secondo posto grazie a Matteo Calatri, Leonardo Apreda, Chiara Cuppone e Diana Giorgi.
Risultati che confermano la costante crescita del surf italiano, sia a livello individuale che di squadra. “Quello che mi fa capire che siamo sulla strada giusta – afferma il direttore tecnico, Marco Gregori – è che, a livello internazionale, si parla del surf italiano non più soltanto per il nostro portabandiera Fioravanti, ma anche per i nostri giovani. Negli ultimi mesi ci siamo distinti sui palcoscenici internazionali e, quando partecipiamo alle competizioni, siamo ormai tenuti d’occhio come sfidanti di rilievo. Non dimentichiamo che siamo un Paese senza onde: mentre in molte Nazioni basta scendere sotto casa per trovare l’onda giusta, noi dobbiamo prendere un aereo per allenarci al meglio. Nonostante queste condizioni, stiamo lavorando con grande impegno e costruendo un vivaio di giovanissimi destinato a far parlare di sé nei prossimi anni, grazie al lavoro costante della Federazione e dei nostri tecnici.”
La Fissw del presidente Claudio Ponzani, che a fine mese organizza anche i Mondiali di sci nautico in Piemonte, ha investito molto nel surf in questi anni: ora il traguardo è Los Angeles 2028. Se a Tokyo 2020 e Parigi 2024 (anzi, Tahiti) il portabandiera azzurro era Fioravanti, ora si spera fra tre anni di avere anche una ragazza. Il movimento sta crescendo con spese ingenti perché i migliori atleti per allenarsi sono costretti ad andare all’estero, dove molti ormai vivono.
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