Il volley mondiale da Mattarella: “Una generazione eccezionale”

Elogio dei giovani. Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale le nazionali di pallavolo femminile e maschile, entrambe fresche di titolo mondiale, ha raccontato che a Napoli, due settimane fa, ha applaudito il discorso fatto da Julio Velasco, il ct della squadra femminile, sulla forza e la qualità morale dei nostri giovani. “Si è scagliato contro la mia generazione, o anche quella successiva, che critica sempre i giovani. Sono perfettamente d’accordo: sta venendo su una generazione eccezionale”. E il presidente si riferiva non solo alle sportive e agli sportivi che aveva davanti.

Grande festa al Quirinale, e giustamente, perché non era mai successo che nello stesso sport, a distanza di pochi giorni, si ottenessero due titoli mondiali. In Italia mai, l’unico caso, nel mondo, risale a 65 anni fa.

Mattarella appassionato di tennis

Mattarella è un grande appassionato di volley, ha un rapporto forte con la federazione, segue con acribia tecnica i match. Cita i giocatori per nome. Colpisce, nel vederli da vicino, quanto siano alti, dei corazzieri giganti, anche rispetto al presidente, che certo non è basso di statura.

L’Italia della pallavolo non è un miracolo, ma un modello di successo

“Siete stati formidabili”, li ha elogiati il Capo dello Stato. “L’Italia vi ha seguiti in maniera appassionata. E vi è riconoscente. Ho ammirato la serenità con cui le due guide, Velasco e De Giorgi, hanno saputo fornire suggerimenti preziosi ed efficaci nei momenti più concitati, ai time out. La semifinale e la finale femminili sono state entusiasmanti”. Agli uomini, che si sono imposti agevolmente, ha concesso una battuta: “Nella finale contro la Bulgaria avete voluto vivacizzare la partita, mollando un po’…”

Il fatto che il Parlamento intenda varare una legge per mettere a disposizione le palestre delle scuole alle società sportive trova il plauso di Mattarella. Che ha sottolineato altri due aspetti: “Spesso si dimenticano i sacrifici che stanno dietro i grandi successi sportivi. E la vera eredità è entusiasmare migliaia di bambine e bambini a questo sport”. Il volley entusiasma. Unisce. Affratella. È una grande lezione morale. E come ha raccontato la capitana delle azzurre, Anna Danesi, ci sono già 280mila tesserate.

Poi sono intervenuti Julio Velasco e Fefè De Giorgi. “In un momento storico in cui le divisioni vanno per la maggiore lo sport può dire la sua su come accettare e convivere nelle diversità. La nazionale femminile è un modello da ammirare. Abbiamo giocatori i cui genitori sono venuti dalla miseria, rappresentano la nuova società, in Italia e in Europa e nessuna deve giustificare le sue origini”, ha ricordato Velasco.

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