La corsa al Coni, Pancalli e Buonfiglio alla pari (per ora…)

Una lunghissima volata, al momento assai ingarbugliata: per il presidente del Coni si vota la mattina del 26 giugno all’Acqua Acetosa (il 5 giugno scadono le candidature) ma nei palazzi dello sport non si parla d’altro. Chi sarà l’erede di Giovanni Malagò? L’attuale inquilino di Palazzo H ha detto che il 14 aprile, in occasione di Giunta e Consiglio Nazionale, dirà tutto sul suo futuro, anche su quello extrasportivo (altro mistero). Al momento, stando ai sondaggi, sono alla pari Luciano Buonfiglio e Luca Pancalli, i primi a farsi avanti: una ventina di voti a testa (il quorum è lontano per entrambi). Ma bisognerà ancora aspettare perché non si sa ancora, ad esempio, chi saranno i 15 fra atleti e tecnici che voteranno. Molto probabile che Malagò non appoggi né Buonfiglio né Pancalli. Il n.1 del Coni ha elogiato il Cio che ha eletto per la prima volta in 130 anni una donna, Kirsty Coventry, al vertice. Un successo personale di Thomas Bach. Malagò è pronto a candidare Diana Bianchedi, che stima molto? Diana, ex olimpionica della scherma, ora è ai vertici della Fondazione Olimpica di Milano-Cortina 2026 (presidente appunto Malagò). Per ora non ha ancora deciso se scendere in campo. Di sicuro sia lei che Pancalli e Buonfiglio hanno ottimi curriculum. Ma non sono i soli. I 50 presidenti delle Federazioni sportive italiane, un terzo nuovi, a breve potrebbero riunirsi per decidere che linea tenere. Non è escluso che ci possa essere un’altra candidatura. Il tempo d’altronde c’è e l’incertezza è tanta nel mondo dello sport. Una candidatura di chi possa avere ottimi rapporti con il governo e con Sport e Salute, che abbia la stima di Malagò e che possa traghettare il Coni con buon senso verso il futuro. Ad aprile il quadro sarà completo e inizierà la volata finale…

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