La MotoGp riparte dalla Thailandia: i ducatisti Bagnaia e Marquez pronti a darsi battaglia

Manca il campione in carica, Jorge Martin, e il timore è che dovremo aspettarlo a lungo. Nel prepotente pollaio Ducati ora ci sono due galletti, Pecco Bagnaia e Marc Marquez: non è da escludere che presto o tardi litigheranno. Sta tornando Fabio Quartararo? I figli di Valentino sorridono ambiziosi. Enea Bastianini no, anche se i suoi padroni tirano un sospiro di sollievo. Dopo tanto buio, il sole giapponese piano piano sta cominciando a levarsi? La MotoGp promette di trasformarsi in una Ducati Cup perché i gioielli di Borgo Panigale sembrano imbattibili. Si riparte da Buriram, Thailandia: domani scattano le prove ufficiali del primo gp di una stagione che ne ha in programma 22 – la novità Ungheria, il ritorno a Brno – e chiuderà come tradizione a Valencia il 16 novembre, fra nove mesi (il pensiero corre subito alla tragica alluvione dello scorso anno, con Barcellona eccezionale ultima tappa). Attenzione all’orologio thailandese, è 6 ore avanti: la sprint race di sabato e la gara di domenica si correranno alle 9 italiane.

La MotoGp riparte dalla Thailandia

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Si parte senza Martin, che rischia un lungo stop

«Le gare sono tante, la mano è una sola»: Martin, che sfortuna. L’infortunio del campione del mondo in carica è di quelli carogna, che non li guarisce nemmeno il coraggio di un guerriero. L’operazione è andata bene, ora una placca protegge l’osso della mano sinistra, ma lo scafoide è complicato: il pilota dice naturalmente addio alla corsa d’esordio, quella successiva (Argentina) era stata subito messa in dubbio, il timore è che debba saltare anche il Texas. Secondo i più pessimisti, è a rischio pure il Qatar: lo rivedremo solo in Europa, a Jerez? Il passaggio dalla Ducati Pramac all’Aprilia ufficiale già metteva qualche dubbio: a questo punto, le possibilità di una conferma del titolo si riducono ulteriormente. L’Aprilia per ora non molla, e intanto scommette su Marco Bezzecchi.

Bagnaia e Marquez, sfida nel box Ducati

«Quanto metti due giovani galli in un pollaio, è pericoloso. Ma io sono vecchio, e Pecco un signore». Marc Marquez sorride: non fidatevi. Il catalano ha già cominciato la sua guerra psicologica per prendersi il comando nel box ufficiale Ducati, dove arriva a 32 anni, all’asciutto da 4 stagioni. Il suo obiettivo è stato sempre quello di battere Valentino nel numero dei mondiali vinti, intanto gliene manca uno per raggiungere il Doc a quota 9 e farà di tutto per riuscirci. Adesso. Ha chiuso i test invernali in testa. Bagnaia prova a mantenersi tranquillo e lucido come sua abitudine: «L’inverno è stato positivo ma non perfetto». Conosce a memoria ogni dettaglio tecnico, è il suo vantaggio. La coppia ha preferito puntare sulla penultima versione della moto, la Gp25 non dava sufficienti certezze nell’ingresso in curva. Tanti auguri a Davide Tardozzi, il team manager: toccherà a lui gestirli.

Il ritorno di Quartararo, la scommessa Pramac

C’era un grande campione del mondo, giovane e dallo stile inconfondibile: Quartararo, questo nome vi dice qualcosa? Il francese, 25 anni, ha fermato il calendario al trionfo iridato del 2021: la clamorosa rimonta subita da Pecco nella stagione seguente, poi l’oblio in sella a una Yamaha sempre più in crisi (Valentino aveva denunciato per primo i problemi, ma tutti gli dicevano che era vecchio). La moto giapponese, complice la genialità di Massimo Bartolini, ha dato segni di risveglio: non sufficienti a fare di Quartararo nuovamente un protagonista assoluto, ma chissà che non lo rivedremo lottare per il podio in alcune occasioni. Bentornato. E tanti auguri anche alla Pramac di Paolo Campinoti, che comincia una nuova avventura con la moto di Iwata e due piloti in gamba: Oliveira e Miller.

I dubbi di Bastianini, le speranze di Morbidelli

Negli ultimi giorni, la Ktm avrebbe raggiunto un accordo di massima coi suoi creditori che dovrebbe permettere all’azienda austriaca di tornare a concentrarsi sul racing. Una buona notizia per Bastianini, che nell’inverno ha litigato a adattarsi alla sua nuova moto. Anche Acosta è sembrato in difficoltà. Timidi segnali di risveglio per la Honda, dopo alcuni campionati da incubo: Luca Marini, fratello del Doc, fa gli scongiuri. E, a proposito di Rossi: il suo primo allievo, Morbidelli, è approdato alla Vr46. ‘Frankie Morbido’ ha grandi qualità, ma dopo un 2020 in cui aveva sfiorato il titolo (vinto dalla meteora Mir), si era un po’ perso: in sella alla Gp24 ha fatto vedere buone cose, nei test. Lo rivedremo sicuramente protagonista, insieme al suo compagno di squadra, un altro romano, Di Giannantonio.

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