Le pagelle di Verona-Milan: Dawidowicz, errore fatale. Theo devastante
Verona
6 Montipò Reattività evidente su tiri e cross, ma non sufficiente a impedire i tre gol milanisti.
6 Centonze Si lancia in avanti quando può e produce anche cross. Ma per il resto paga la legge di Leao, che sfugge a qualunque marcatura.
5.5 Coppola Un salvataggio notevole e un po’ di affanno nelle chiusure trafelate.
4 Dawidowicz Il regalo a Okafor, per un inspiegabile eccesso di confidenza, è da matita blu. Dall’11’ st Magnani 6: gara di corpo a corpo con Giroud.
5.5 Cabal Puntato ripetutamente da Pulisic, prova ad arrangiarsi, ma è costretto a chiedere soccorso: se non lo trova, sono guai guai, attestati dal tabellino e dalla cronaca. Dal 31’ st Vinagre sv.
6 Duda Si ritrova a terra sul fatale tentativo di sbarrare la strada del gol a Theo Hernandez. Ma si rialza e tiene in piedi anche il suo centrocampo.
5.5 Serdar Forse condizionato dall’ammonizione dopo una manciata di minuti, non riesce a essere mai davvero prezioso da incontrista. Dall’1’ st Dani Silva 6: si muove bene nella metà campo milanista, ma poco in verticale
5.5 Folorunsho Si sdoppia tatticamente, stavolta riesce pure a triplicarsi: ala, trequartista, esterno di copertura. Il risultato è inferiore alla attese sul fresco convocato nella Nazionale di Spalletti. Dall’11’ st Swiderski 6: si piazza al centro dell’attacco e crea subito pericoli concreti, di testa e di piede.
6 Suslov Trequartista di sostanza, non è un vero addetto all’invenzione, ma non gli si può chiedere tutto.
5.5 Lazovic Il capitano aveva cominciato a destra, facendo cadere nell’area di Maignan un pallone avvelenato. A sinistra, con parecchie pause, resta ai margini del pomeriggio. Dall’11’ st Mitrovic 6: stilista a tratti pungente e a tratti frenato dai suoi stessi movimenti a ritroso.
7 Noslin Talento vistoso e costante spina nella difesa di Pioli, sia al centro sia da ala. Azzecca il tiro veloce che illude per un po’ il Verona.
6 Baroni Adatta la squadra alle esigenze di una situazione tattica complicata dalla superiorità tecnica del Milan. Forse Swiderski poteva entrare prima, però la sensazione è che il Verona abbia fatto il massimo.
Verona-Milan 1-3: i rossoneri vincono ancora, secondo posto più solido
Milan
6 Maignan Scaccia la paura per l’infortunio di Praga: l’uscita bassa fulminea, sul filtrante di Lazovic, è il certificato di guarigione. Quando nel finale salva di piede su Swiderski, dopo il gol-razzo di Noslin, sembra avvertire di nuovo una fitta alla gamba sinistra.
6 Calabria Lo si ritrova anche a fare il mediano, in una posizione che pareva accantonata. Ma da terzino è obbligato a un’attenzione superiore, quando il Verona punzecchia dalla sua parte.
6 Kalulu Falcata e senso della chiusura sono quelle di prima dell’infortunio, l’anticipo non ancora o comunque non sempre. Esce per una distorsione al ginocchio. Dall’1’ st Gabbia 6: si divide con Tomori il controllo del fastidios Swiderwski.
6 Tomori Dopo avere sfiorato il gol con una deviazione su calcio piazzato, incappa nell’ammonizione quando stende Noslin in fuga. Dal 38’ st Kjaer sv.
7 T.Hernandez Perdonargli qualche assenza difensiva è semplice in partite come questa. Devasta sempre con le sue discese l’assetto tattico avversario. Quella del gol è un compendio di potenza e tecnica. L’ammonizione nel battibecco con la panchina del Verona, però, gli costerà la squalifica con la Fiorentina.
6 Bennacer Si ritrova a contendere palloni sporchi nel traffico del centrocampo e si adegua.
6 Reijnders Via via che passano le partite, la sua prima stagione in A ne rivela i pregi (l’intuito per gli inserimenti e il gusto per i duetti in verticale) e i difetti (la copertura non sempre impeccabile).
7 Pulisic Le sterzate e i guizzi da ala capace di conversioni improvvise sono il pezzo forte di un repertorio sublimato dalla prontezza nel tiro: stavolta è la traversa a precludergli il gol, ma è questione di poco. A inizio ripresa segna, come gli succede sempre più spesso. Dal 21’ st Giroud 6: utile, secondo prassi, nella cattura e nella difesa del pallone.
6 Loftus-Cheek Molto abile nell’aprire spazi ai compagni, usa la suola per alcuni virtuosismi. Si addormenta nel contrasto che permette a Noslin di riaprire la partita. Dal 21’ st Musah 6: il pendolare tattico qui diventa rifinitore. Trascina un po’ disordinatamente palla.
6 Leao Come è noto, se decide di lasciare sul posto gli avversari ci riesce sempre. Poi l’esito dell’azione dipende dalla vena artistica, talvolta anche dai rimpalli. Il 3-1 mancato, tuttavia, è un errore di mira.
6.5 Okafor Riapproda al ruolo di vice-Giroud, a conferma del suo eclettismo di attaccante. Conferma anche la propria utilità. Prima in girata si avvicina all’1-0, poi chiude la partita, soffiando palla a Dawidowicz, e causando col diagonale annesso il 2-0 di Pulisic sulla respinta di Montipò. Con l’ingresso di Giroud diventa ala destra. Dal 28’ st Chukwueze 6.5: entra nel suo ruolo e proprio da quelle zolle indovina il destro al volo del 3-1.
6.5 Pioli In trasferta il suo Milan ha ripreso un buon ritmo, staccando la Juventus. La sensazione dell’incapacità di gestire senza ansia il vantaggio evapora grazie al gesto tecnico di Chukwueze.
6 Arbitro Mariani Severo oppure elastico, quando serve.
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