Milano-Cortina 2026, Abodi: “Appuntamento con la storia, Italia al centro del mondo”
Meno 165 (giorni) all’inaugurazione, a San Siro, delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La sfida delle Olimpiadi riguarda anche “ciò che si lascia” in eredità sul territorio, secondo il ministro dello Sport Andrea Abodi che è intervenuto oggi al Meeting di Rimini in un panel dedicato ai Giochi.”C’è il senso del raccolto dopo una semina organizzativa che riguarda i Giochi ma anche le infrastrutture” ha detto Abodi, sottolineando che le Olimpiadi del 2026 sono “un appuntamento con la storia” con l’Italia “al centro del mondo. Questo nostro modello italiano sarà pronto quando sarà opportuno”. A Milano Cortina, “vogliamo recuperare i luoghi del disagio e fare in modo che anche attraverso grandi avvenimenti si possa ripristinare la socialità, il senso dell’umanità. Noi cerchiamo di associare gli aspetti della visibilità dei grandi avvenimenti con la quotidianità, con la dimensione sociale. Non è un caso che io abbia cercato di rappresentare una relazione tra Caivano e Milano-Cortina che può sembrare un parallelismo, una relazione ardita” così ancora Abodi. “I mattoni nuovi comunque hanno bisogno di contenuti che hanno una loro storia, di radici profonde perché non possiamo pensare di costruire il futuro semplicemente con l’idea di qualcosa di nuovo, è la relazione stretta che ci deve essere tra il futuro e le radici, che è un po’ il senso anche di Olimpiadi e Paralimpiadi”.
Tutte le opere sportive saranno realizzate e concluse entro le Olimpiadi”: lo ha detto Fabio Saldini, amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina (Simico), intervenendo al Meeting di Rimini. In totale ci sono “98 opere, tra cui 48 sportive di cui 35 indifferibili”.Saldini ha anche sottolineato che “siamo riusciti a concludere la prima omologazione della pista da bob a Cortina- ha spiegato -. Ho passato mesi a leggere che sarebbe stato impossibile realizzarla prima di 700 giorni perché in Russia, in Corea e in Cina avevano impiegato 700 giorni. Non ho risposto che gli artigiani sono migliori perché non potevo… Ma il dato di fatto è che siamo riusciti in 305 giorni a concludere lo scivolamento nella sorpresa di tutti. Erano già pronti a andare oltre oceano a fare le gare…”. “La tregua olimpica sarà proposta alle Nazioni Unite alla fine di novembre con una risoluzione per dichiararla durante il periodo dei Giochi”. Lo ha detto Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione olimpica oggi a Rimini. “Ci credo davvero al fatto che attraverso le Olimpiadi e le Paralimpiadi si possa gettare un seme (di pace, ndr) importante. La natura stessa dei Giochi è portare per qualche settimana più di 3 mila atleti a vivere insieme nello stesso Villaggio e a competere lealmente”. Fontana, governatore della Lombardia, ha parlato di un investimento per oltre 5 miliardi. Il Palasport di Santa Giulia a Milano è ancora un cantiere in alto mare (lavori in ritardo, costi alle stelle). “Manterremo gli impegni assunti, il masterplan si completerà con 95 opere e quindi si vedranno gli effetti anche dopo Milano-Cortina 2026 e anche il senso della continuità delle attività della società Simico fino al 2033” spiega ancora Abodi. “Quando venne stabilito il termine del ciclo di vita della società Simico – ha osservato – forse non si sono fatti i conti per bene di che cosa significhino le opere, soprattutto di quelle che hanno una portata significativa. Come ho detto sinteticamente quando si è insediato il governo presieduto da Giorgia Meloni a fine 2022, diciamo inizio 2023, ci siamo resi conto anche in cabina di regia che alcune di queste opere non le avremmo terminate prima dei Giochi e avremmo rischiato un’interferenza dei cantieri durante i Giochi che sarebbe stata assolutamente inopportuna perché avrebbe determinato precarietà e confusione in un momento nel quale comunque bisogna essere tutti molto focalizzati sul la migliore riuscita organizzativa”. Quindi, ha spiegato ancora il ministro dello sport, “abbiamo fatto una selezione di opere, chiamiamole così, differibili e indifferibili. Quelle indifferibili le abbiamo realizzate, le stiamo realizzando tutte e quelle differibili inizieremo a realizzarle con la società in collaborazione anche con altri soggetti, a partire da Anas, subito dopo la chiusura delle Paralimpiadi”.A giudizio di Abodi, questa “è la dimostrazione, comunque, di un impegno assunto che si vuole rispettare e portare fino in fondo. Sappiamo che per realizzare opere come quelle che realizzeremo a Longarone, a Cortina, a Sondrio ed altre, opere complesse che presuppongono cantieri di medio periodo, c’è bisogno di tempo, semplicemente questo”. Le Olimpiadi finiranno nel 2033…
De Sanctis: “Paralimpiadi in Italia straordinari per il futuro del movimento”
“La dimensione paralimpica ha iniziato a cambiare a partire da Londra ed è stato un crescendo fino a Parigi, che ha lasciato un’eredità importantissima: lì dove abbiamo vinto tante medaglie come mai, con un record difficilmente raggiungibile”. Un anno fa partivano le Paralimpiadi di Parigi 2024, e l’eredità del medagliere azzurro e’ un’onda lunga che va fino a Milano-Cortina, sottolinea nell’anniversario Marco Giunio De Santcis, presidente del Cip per il prossimo quadriennio olimpico.”Ogni anno che passa il movimento cresce, sono tanti gli sport paralimpici che si affacciano a livello nazionale.Potremmo fare di più, anche a livello mediatico, magari creando un nostro canale e fare in modo che si parli del mondo paralimpico tutti i giorni. Ma più delle medaglie conta dare la possibilità alle persone con disabilità di praticare sport”. De Sanctis parla di come la dimensione paralimpica sia cresciuta e dell’eredità lasciata dalle Olimpiadi di Parigi. E di come i prossimi Giochi di Milano-Cortina possano “essere il completamento di un percorso rappresentando il suggello di tutto quello che stiamo portando avanti dal punto di vista paralimpico anche se si tratta di Olimpiadi invernali e non estive, quindi con meno discipline ma non per questo meno importanti. Il fatto che si svolgano in Italia può essere un elemento di straordinario impatto per il futuro del movimento”.
Mondiali sci nautico a Recetto: 200 atleti, 33 Nazioni
Coraggio e agonismo, forza di volontà e tecnica: l’Italia dello sci nautico da domani, martedì 26 agosto, scende nell’arena di Recetto. Lo specchio d’acqua del Sesia, in Piemonte, Centro tecnico federale della Fissw, per una settimana sarà l’epicentro delle discipline classiche. È qui che si svolgeranno infatti i Mondiali, una gara che la Federazione italiana surfing, sci nautico e wakeboard, insieme alla FISSW Servizi, ha voluto riportare in Italia dopo 24 anni. Tredici gli azzurri convocati per gli Iwwf World Waterski Championship 2025. E’ stimato un movimento di oltre due mila persone, mentre alla competizione parteciperanno circa 200 atleti da 33 Nazioni.
Condividi questo contenuto: