Napoli, McTominay ha scelto il soprannome: “Chiamatemi McFratem”

Paese che vai, soprannome che trovi. Perché gli usi e i costumi dipendono tanto dalla latitudine calcistica in cui ci si esibisce. Scott McTominay era ‘The Savior’, il Salvatore, per i tifosi del Manchester United. Merito delle sue prodezze che hanno salvato più volte i Red Devils.

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Il riferimento è soprattutto alla scorsa stagione, quando il pupillo di Sir Alex Ferguson – lo portò lui a Carrington, il centro sportivo dello United, ad appena sette anni – si è rivelato decisivo. Ma la storia con l’allenatore Ten Hag (poi esonerato) non è cambiata. McTominay è rimasto una riserva e allora in estate ha accettato la proposta del Napoli di Antonio Conte. Un colpo di fulmine con l’azzurro sin dalla prima visita allo stadio Maradona.

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L’azzurro ha cambiato la vita sportiva di Scott che è diventato l’idolo dei tifosi del Maradona. La doppietta di ieri sera – è a quota 11 in campionato – lo ha fatto diventare uno degli eroi di questa cavalcata. McTominay è un fattore decisivo e da domenica sera ha anche fatto chiarezza sul soprannome. Dimenticate il ‘Salvatore’ di Manchester, Scott ha scelto un’immagine più efficace.

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Inizialmente è stato chiamato Terminator o Big Mac, ma il 28enne scozzese col cuore caldo ha deciso di ascoltare Pasquale Mazzocchi che nello spogliatoio è una presenza fondamentale: “Mi chiama Fratem”. In napoletano significa fratello, ed ecco allora l’intuizione: “Chiamatemi McFratem”. È la perfetta sintesi tra napoletano e scozzese, quella che ha trasformato Scott in un fuoriclasse.

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