Parma-Lazio, Anas Haj Mohamed eroe del giorno a 19 anni: “Il gol è per mamma e papà”
“Sono emozionato, sinceramente ci ho provato. Il gol lo dedico a mamma e papà”. Il centrocampista offensivo di 19 anni, Anas Haj Mohamed, ha segnato il primo gol in serie A. Una rete di qualità – nella gara di esordio dal primo minuto – che ha permesso al Parma di allungare sulla Lazio per 2-0 nella sfida finita 3-1 al Tardini. “Ho saputo che avrei giocato quando, negli spogliatoi, l’allenatore ha letto la formazione. È tutto merito dei miei compagni e dell’allenatore, che ha fiducia nei giovani. È molto importante avere la sua fiducia. Quando ha pronunciato il mio nome ero emozionato, ma tranquillo dentro. Sono felice per la squadra, per l’allenatore e per la mia famiglia. Non scorderò mai questa giornata e ringrazio la squadra e l’allenatore, che anche in settimana mi dà sempre fiducia. Cosa mi ha detto Pecchia prima di scendere in campo? Mi ha detto di stare sereno. La Lazio è una buona squadra, ma noi siamo stati uniti e coraggiosi e alla fine abbiamo vinto”. Classe 2005, il centrocampista crociato è cresciuto nel Chievo, prima di arrivare nel settore giovanile del Parma nell’estate del 2021 dopo il fallimento del club veneto. Tunisino con cittadinanza italiana, è alto 174 centimetri. Fra le sue doti, la velocità: è abile a puntare l’avversario per andare al tiro come ha dimostrato oggi con un colpo di desto alla Insigne.
“Anas ha fatto quello che sa fare, è un ragazzo che è con noi e bisogna andarci piano nella gestione. Grande partita, grande prestazione, ma abbiamo bisogno di tutto il gruppo, lo continuo a dire. Il campionato sarà una maratona”, le parole di Fabio Pecchia che ha schierato ancora una volta una squadra giovanissima con anche Giovanni Leoni, 18 anni, in difesa.
Il Parma risboccia al Tardini. Man, Haj Mohamed, Delprato: colpaccio sulla Lazio
“Dobbiamo giocare tutte le partite contro qualsiasi avversario in un certo modo, in questa prima parte è venuto meglio contro le ‘grandi’ e credo che sia un caso. Oggi è una grande giornata, avevo chiesto qualcosa di straordinario ed è stata una giornata bellissima. Unica nota negativa è l’infortunio di Charpentier”, ragiona il tecnico.
“Leoni e Haj? Non lo definisco coraggio perché non ho paura di far giocare i giovani, quando uno ha coraggio è per andare incontro alla paura. Abbiamo un metodo, li vedo lavorare tutti i giorni, so cosa possano darmi. Devono crescere velocemente tutti perché noi abbiamo bisogno di fare punti. Oggi c’è stata grande partecipazione da parte di tutti, non solo questi giovani ma anche gli ingressi sono andati bene. Credo che la giornata straordinaria sia stata per Delprato, un grande premio per lui, una carezza in questi giorni per quello che è capitato a lui e alla sua famiglia, per l’affetto della nonna. Alla fine ieri non si è allenato, l’ho lasciato a casa, significa che a volte non allenarsi è meglio”.
Ora i crociati solo a 15 anni con un allungo su Verona, Venezia, Como e Monza. “Oggi sono stati tre punti importanti, una grande partecipazione di un pubblico bellissimo, un ambiente molto bello, una partita vibrante e noi ci siamo stati dentro. Sapevamo che avremmo dovuto soffrire, perché la Lazio ha fatto cose straordinarie in questa prima parte del campionato per qualità e per intensità, oltre che organizzazione. Per noi era un test di spessore. Non abbiamo mai avuto il timore di essere ripresi”.
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