Pogacar strabiliante alla Volta a Catalunya: dà un minuto e mezzo agli avversari in 6 km di salita
Piove, è freddo, c’è la nebbia. E c’è Tadej Pogacar, solissimo, sul traguardo di Valtter 2000, al termine della seconda tappa della Volta a Catalunya. Lo sloveno ha attaccato ai -6 km sulla salita finale (11 km al 7.5% di media) ed è scappato via con irrisoria facilità ai suoi più diretti concorrenti. Sul traguardo i distacchi sono impressionanti: il secondo e il terzo, Landa e Vlasov, incassano 1’23”, più lontani gli altri: Bernal a 1’47”, Mas a 1’49”, Kuss a 2’03”, Thomas a 3’30”. Pogacar aveva sfiorato il successo anche nella prima tappa – di pianura –, perdendo di misura da Schultz. Classifica ovviamente in pugno per il due volte vincitore del Tour e terzo dell’ultima Milano-Sanremo. Da segnalare anche un’accelerata di Pogacar e Novak dopo 25 chilometri: i due hanno pedalato allo scoperto per 5 km prima di tornare in gruppo.
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La salita di Valtter 2000 somiglia moltissimo per lunghezza e pendenze a quella che porta al Santuario di Oropa, quella che deciderà la seconda tappa del Giro 2024. Dove Pogacar, se ne avesse gambe e voglia, potrebbe già fare un vuoto impressionante.
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Da segnalare che le autorità hanno chiesto alla Israel PremierTech di togliere tutte le scritte relative al none di Israele dagli autobus, dai furgoni e dalle ammiraglie impegnate alla Volta a Catalunya per ragioni di sicurezza. Su tutti i mezzi si può leggere la sola scritta PremierTech. La scritta Israel compare invece sulle maglie del team israeliano, che ha vinto la prima tappa della corsa spagnola.
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