Quanto costeranno i Giochi di Milano-Cortina? (E Sala aspetta il governo)
Chissà quanto costeranno alla fine quelle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 che quando il Cio le assegnò all’Italia, nel giugno 2019, erano state definite (quasi) a costo zero? I costi nel frattempo sono andati alle stelle: colpa del Covid, dei prezzi per costruire lievitati di molto in questi anni, dei ritardi, delle liti politiche. Le colpe sono di tanti anche se questo governo sta cercando di recuperare il (troppo) tempo perduto. “Credo che alla fine la soluzione si trovi. Abbiamo fatto questo incontro. Il cda è rimasto aperto perché il governo, presente il ministro Andrea Abodi, ha preso tempo per cercare di trovare la soluzione”: così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato il problema dei fondi mancanti per i cantieri. Il Palasport di Santa Giulia, ad esempio, costruito da ditte private, costa molto più del previsto: sarà un impianto da 15 mila posti che ospiterà l’hockey maschile con i professionisti made in Usa e si spera anche i russi. “L’atteggiamento del ministro mi è sembrato molto costruttivo. Vediamo, è un problema che c’è da tempo e speriamo che venga risolto”. Servono centinaia di milioni in più rispetto al previsto.
La raccolta di Fondazione Milano-Cortina 2026 da partner privati in vista dei Giochi olimpici, intanto, “ha superato i 400 milioni (ne erano previsti 500, ndr) e abbiamo altri 60 milioni in firma nei prossimi mesi. Siamo molto soddisfatti della restituzione del tessuto imprenditoriale”: così Nevio Devidé, chief revenue officer della Fondazione olimpica, il cui presidente è Giovanni Malagò, a margine della presentazione della ricerca condotta da Ipsos per Visa sull’impatto dei Giochi per le pmi a Milano. “La Fondazione è una Fondazione privata – ha ricordato – quindi non aspetta i contributi del governo. Il lavoro viene fatto con accordi commerciali, le fonti di risorse sono i partner domestici”. E il Cio, una dimenticanza… Devidé ha poi ricordato che “sono andati molto bene i biglietti, ne abbiamo venduti oltre 657 mila, quindi c’è una grande domanda” considerato anche che “i siti sono ragionevolmente contenuti. Abbiamo anche rivisto i numeri sulla base delle dinamiche di mercato e fatto un lavoro tecnicamente attento per far sì che la nostra natura di Fondazione privata ci permetta di avere chiara contezza delle risorse disponibili. Sulla base delle risorse poi gestiremo i costi e faremo Giochi che come minimo celebreranno gli atleti, celebreranno i momenti salienti, faranno sì che l’esperienza per quanto riguarda gli atleti sia eccellente, in modo che lo spettacolo sportivo sia al meglio. Poi tutto quello che avanzerà lo dedicheremo alla parte di coreografia, per far sì che tutti possano celebrare al meglio questo momento”.
“La costruzione della pista in un così breve tempo non è un miracolo, è l’esito di un lavoro di persone serie. Ci avevano detto che era impossibile, erano stati preventivati 700 giorni di lavoro, ci avevano portato esempi di Sochi e Pechino, ma alla fine abbiamo costruito la pista in 305 giorni. Cosa mi ha fatto più male? La mancanza di rispetto nei confronti dei nostri lavoratori”: così Fabio Saldini, commissario di governo e amministratore delegato di Simico, la società che si occupa di realizzare impianti e infrastrutture necessarie allo svolgimento dei Giochi. Le strutture sportive saranno tutte pronte, mentre per qualche strada si dovrà aspettare dopo i Giochi. “La pista di scivolamento di Cortina è una delle 94 opere, 50 infrastrutture di trasporto e 44 impianti sportivi (investimento complessivo di 3,4 miliardi di euro), che nel tempo assumerà un significato simbolico”, ha aggiunto Saldini.
Il nuovo Sliding Centre intitolato a Eugenio Monti sulle pendici delle Tofane la scorsa settimana è stato testato con pieno successo per la prima volta da circa 30 atleti di bob, skeleton e slittino. “Accanto al lavoro quello che mi ha sorpreso è stata la diversità in cantiere, tante nazioni, tante culture, molto diverse tra loro ma con tutto il lavoro che è stato fatto è stata appianata qualsiasi distanza – ha aggiunto Saldini –un cantiere sportivo è anche un cantiere umano dove ci sono state persone che, oltre agli obblighi contrattuali, hanno lavorato con serietà. L’impiego dipendeva dal periodo, tra i 140-150 per un totale di 330 persone circa. Impegnate un’azienda, la Pizzarotti di Parma (che ha vinto l’appalto), poi 35 aziende subappaltatrici e 106 fornitori”. Una corsa contro il tempo, vinta anche contro gli scettici.
Abodi e Barbaro allo Sportcity Meeting in Umbria
Presentata oggi nella sede dell’Anci a Roma la terza edizione dello Sportcity Meeting che avrà come teatro dall’11 al 13 aprile ad Assisi e Spello. La Fondazione Sportcity, cresciuta grazie alle cure di Fabio Pagliara, dando seguito a quanto avvenuto nel 2023 a Salsomaggiore Terme, dove venne firmata la dichiarazione d’intenti per la sportivizzazione delle città, e nel 2024 a Pietrasanta, dove nacque l’idea della ‘Repubblica del Movimento”, darà di nuovo appuntamento per gli stati generali dello sport proponendo un nuovo format. Un lungo weekend che, nelle due cittadine umbre, vedrà la partecipazione di oltre 300 tra operatori dello sport, politici nazionali, amministratori locali, dirigenti d’azienda e nuovi stakeholder. Meeting che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del ministro Abodi, del sottosegretario al Mase con delega allo Sport Claudio Barbaro, dell’onorevole Mauro Berruto (Pd), del senatore Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia), della senatrice Daniela Sbrollini (Italia Viva), dell’ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo. Quelli in programma in Umbria saranno tre giorni ricchi di iniziative concrete, dove i partecipanti si confronteranno non solo nelle diverse sessioni di lavoro, ma vivranno delle vere e proprie esperienze dal vivo nelle due città che ospitano il meeting. Camminate collettive, partite di calcio, visite culturali, appuntamenti di team building e degustazioni, tutto all’insegna del benessere e della condivisione di valori autentici. Nel corso dell’incontro è stato presentato anche lo SportCity Edu di Pietrasanta / Lucca del 23 e 24 maggio, la nuova iniziativa di Fondazione Sportcity.
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