Roma-Como 2-1: Saelemaekers e Dovbyk, i giallorossi rimontano nella ripresa

Roma – Ritorno al futuro. Con la rimonta 2-1 sul Como, la Roma di Claudio Ranieri lascia indietro i fantasmi del suo passato, rimasti bloccati alla sera del 15 dicembre scorso, giorno dell’ultima sconfitta in campionato, proprio in casa della squadra di Cesc Fabregas, oggi assente per squalifica. Volendo giustificare ulteriormente il premio di allenatore del mese, il tecnico della Roma pesca dalla panchina le carte giuste per rimettere sui binari una partita iniziata fuori strada. Perché in avvio di gara sembrava davvero mancare il fiato. A corto di ossigeno, i padroni di casa avevano sbandato, lasciando aperta la strada al tridente leggero del Como, con Diao, Paz e Strefezza liberi di affondare il loro colpo da un momento all’altro.

«La cronaca della gara»

Roma in affanno, Da Cunha la punisce in contropiede

Proprio quando sembrava certa di aver consolidato la sua posizione, la difesa romanista cede in contropiede. In chiusura di primo tempo, Perrone lancia il capitano degli ospiti Da Cunha, vincitore di un testa a testa verso la porta giallorossa con Mancini, aggirato troppo facilmente. A quel punto, basta mettere a sedere l’incolpevole Svilar. Alla ricerca della chiave del match, tra il primo e il secondo tempo Ranieri intuisce quali sono gli ingranaggi da cambiare per rilanciare la sua corsa. Fuori Shomurodov e il capitano Lorenzo Pellegrini, dentro Saelemaekers e il ritrovato Dovbyk.

Le pagelle di Roma-Como: Saelemaekers illumina, Kempf rovina tutto

I guizzi di Saelemaekers e Dovbyk ribaltano il Como

Il belga ex Milan dimostra subito che l’oro romanista, adesso, scorre sulle fasce. Non solo quella di Angelino, ma soprattutto la sua. Dopo aver illuminato la sfida col Monza, Saelemaekers allunga l’appuntamento col gol pareggiando contro il Como. Un’azione orchestrata con Dybala e Celik, ma iniziata e conclusa proprio dal belga, favorito anche da una deviazione di Goldaniga che non lascia scampo a Butez. Qualche attimo dopo, un episodio consegna la partita nelle mani della Roma: come nel primo tempo, Kempf trattiene a lungo Dybala, rimediando il doppio giallo del match. Allora sono ancora le carte vincenti pescate da Ranieri a incidere. Cristante lancia nello spazio Rensch, che di prima intenzione recapita il pallone a Dovbyk. Il centravanti ucraino confeziona il sorpasso col mancino.

Il palo di Vojvoda l’ultimo brivido

Il palo di Vojvoda – colpito dopo una grande giocata: splendido dribbling di suola, anche qui ai danni di Mancini – è l’ultimo brivido per i sessantamila dell’Olimpico, testimoni di un altro risultato utile in un campionato ritrovato dopo la tempesta dei primi mesi, che aveva fatto perdere di vista l’obiettivo europeo. Ora la squadra di Ranieri procede verso l’orizzonte e vede sereno un futuro che non poteva neanche sognare.

Roma batte Como 2-1 (0-1).

Roma (3-4-2-1): Svilar 6 – Celik 6 (29’ st Rensch 6.5), Mancini 5, Ndicka 5.5 – Soulé 5.5 (14’ st Saelemaekers 7), Koné 5.5 (14’ st Cristante 6.5), Paredes 6, Angelino 6.5 – Dybala 6.5, Pellegrini 5.5 (1’ st El Shaarawy 6) – Shomurodov 5 (1’ st Dovbyk 7). All. Ranieri 6.5.
Como (4-3-3): Butez 6 – Smolcic 5.5 (11’ st Vojvoda 5.5), Goldaniga 5, Kempf 4.5, Valle 5.5 (29’ st Moreno 6) – Caqueret 6.5 (11’ st Cutrone 5.5), Perrone 6.5, Da Cunha 7 – Strefezza 6, Paz 5.5, Diao 6 (29’ st Fadera 5.5). All. Guindos 5.5
Arbitro: Pairetto 5.
Reti: nel pt 44′ Da Cunha; nel st 16′ Saelemaekers, 31′ Dovbyk Angoli: 2-1 per il Como
Note: ammoniti Smolcic, Caqueret, Mancini, Cristante, Fadera, Da Cunha, Vojvoda. Espulso Kempf per somma di ammonizioni. Spettatori: 62125.
Recupero: 1′ e 4′.

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