Scherma, Simone Vanni nuovo ct del fioretto, Cerioni attacca: “Decisione ingiusta e sbagliata”
Il nuovo consiglio federale della Federscherma, che si è riunito a Catania per la prima volta sotto la guida del nuovo presidente Luigi Mazzone, non ha confermato alla guida della squadra di fioretto Stefano Cerioni. Una decisione sorprendente considerando le vittorie sia con gli uomini sia con le donne del maestro marchigiano. Al suo posto è stato scelto Simone Vanni, ex ct della nazionale paralimpica di fioretto, artefice dei successi di Bebe Vio e compagne ai Giochi di Rio, Tokyo e Parigi. “I cambi alla guida del fioretto e della sciabola non rappresentano certo una bocciatura a gestioni che hanno dato tanto alla scherma italiana, ma allo scadere dei rispettivi mandati abbiamo optato per un rinnovamento che potrà dare ulteriori stimoli e nuove energie a tutto il movimento”, ha detto Mazzone.
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Cerioni: “Ingiusto, sbagliata e illogico”
La risposta di Cerioni non si è fatta attendere: “Ritengo ingiusta, sbagliata e illogica la decisione della Federazione di non confermarmi nel ruolo di commissario tecnico del fioretto maschile e femminile” ha scritto sui social l’ex ct, rivendicando i successi della sua gestione: 64 ori, 42 argenti, 46 bronzi, 152 podi tra Coppa del mondo, Europei, Mondiali e Olimpiadi. “La vanità non mi appartiene, il lavoro sì. Voglio farlo per il rispetto morale e professionale che devo a me stesso e alle atlete e agli atleti, alle maestre e ai maestri e a tutti i componenti dello staff che con il loro impegno e le loro capacità hanno contribuito al raggiungimento di traguardi che solo l’Italia può vantare nel mondo. La competizione fa parte della mia vita da mezzo secolo… A patto però di avere l’avversario di fronte e non dentro casa”. “Mi è stato detto” continua Cerioni “che si tratta di una scommessa. Parola fuori posto in un contesto dove contano i valori dello sport nel senso più alto del termine. Valori che non contemplano giochi di potere o labirinti politici. Io, le atlete, gli atleti e lo staff abbiamo costruito e cementato un gruppo compatto e granitico che porta soddisfazioni e trofei a se stesso e all’Italia. Lo dico con orgoglio e senza falsa modestia: lascio il fioretto molto meglio di come l’ho trovato”.
Confermato Chiadò alla guida della spada
Confermato alla guida della spada Dario Chiadò, 57enne torinese che dal 2022 al 2024 ha condotto l’arma a 20 medaglie tra Europei, Mondiali e Olimpiadi, tra le quali brillano, più di tutte, l’oro ai Giochi della squadra femminile a Parigi 2024, mai vinto nella storia, e il titolo iridato del team maschile di Milano 2023 che mancava dal 1993.

Le novità nella sciabola
Grande esperienza internazionale anche nelle nuove scelte della sciabola, dove si sdoppia la guida tecnica che nell’ultimo triennio era stata di Nicola Zanotti. Gruppo maschile affidato ad Andrea Terenzio, foggiano classe ’82 e maestro – tra gli altri di Luigi Samele – alla Virtus Scherma Bologna: per lui sarà un ritorno a casa dopo il trionfo olimpico ottenuto a Parigi da ct dell’Ucraina donne. È un veterano della Nazionale italiana Andrea Aquili: 44enne romano (nativo di Rocca di Papa), prima atleta e poi maestro di lungo corso al Frascati Scherma, prende il timone della sciabola femminile di cui era già referente, ruolo che sommava a quello di Direttore tecnico per la scherma del gruppo sportivo delle Fiamme Oro dal 2022.
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