Simonetta Avalle è morta, addio alla storica allenatrice di volley
Lutto nel mondo della pallavolo. È morta Simonetta Avalle, una delle più grandi figure del volley femminile italiano. Aveva 74 anni. Nata a Roma il 21 aprile del 1950, laureata in psicologia, insegnante di materie letterarie, scienze umane e storia, ha iniziato ad allenare nel 1969. I maggiori successi li ha ottenuti nella sua città: nella stagione 90/91 ha riportato Roma in serie A1 femminile vincendo nel 1993 la Coppa Cev.
La carriera
Conclusa la parentesi romana, ha allenato anche a Reggio Calabria, Napoli, Firenze, Vicenza e Arzano. A livello federale ha ricoperto l’incarico di consigliere nazionale (quota tecnici) nel quadriennio 2008-2012. Insieme al fratello Giovanni, è stata anche una grandissima tifosa delle nazionali azzurre, spesso in giro per il mondo la si poteva vedere sugli spalti a tifare Italia, come accaduto lo scorso anno quando seguì dal vivo ad Antalya e Macao i primi passi delle ragazze di Velasco nella VNL.
Il ricordo del presidente federale
Nemmeno la malattia degli ultimi mesi è riuscita a tenerla lontana dalla palestra, fino a questa notte quando un arresto cardiaco le è stato fatale. “Oggi piangiamo la scomparsa di una grande allenatrice, ma soprattutto di una persona speciale – le parole del presidente Fipav Giuseppe Manfredi – Simonetta ha incarnato alla perfezione i valori del nostro sport, educata, gentile, capace di dedicarsi con impegno e passione sia al volley di vertice, sia all’attività giovanile. Nel corso della sua lunga carriera ha lasciato un’impronta indelebile nella pallavolo italiana, per questo va a lei un enorme grazie. Da parte di tutto il mondo del volley invio sentite condoglianze al fratello Giovanni e a tutta la sua famiglia”.
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