Sinner risponde alle critiche: “Non auguro a nessuno di vivere ciò che ho vissuto io da innocente”
“Sentivo che il divertimento – giorno dopo giorno – andava via: perché pensavo ad altre cose”. Jannik Sinner racconta il suo tormento: un anno fa gli era stata comunicata la doppia positività al Clostebol rilevata nel corso del torneo di Indian Wells e – dopo uno stop nel mese di aprile: stop brevissimo, perché il tennista aveva subito fornito rapide e convincenti spiegazioni all’Itia, l’ente preposto ai controlli antidoping – aveva ripreso a giocare, ma con l’ombra nera di una possibile, pesante squalifica.
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Sinner: “Sentivo che il divertimento andava via”
Nonostante questa spada di Damocle, Jannik aveva raggiunto la semifinale del Roland Garros e i quarti di Wimbledon, vincendo gli Us Open, la Davis e poi lo Slam di Melbourne, prima di trovare e febbraio un accordo con la Wada. “Ci alleniamo tanto per divertirci quando giochiamo una bella partita, ma sentivo che il divertimento giorno dopo giorno andava via: perché pensavo ad altre cose”, ha rivelato nel corso di una intervista al Tg1. “Come mi sono sentito io, non era come un giocatore si dovrebbe sentire”.
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“Mollare tutto? Ci ho pensato”
“Se c’è stato mai un momento, specie nei primi tempi, in cui ho pensato basta, mi sono stufato, lascio, mollo tutto?”. Sì. Sì” ha risposto Sinner, “mi ricordo prima dell’Australian Open quest’anno ero in un momento non felicissimo, ho detto c’è ancora quel caso di doping, e a fine anno ho detto ok, è passato quest’anno, vediamo l’anno prossimo, vediamo com’è la situazione. Arrivo lì in Australia, non mi sentivo proprio a mio agio, nello spogliatoio, quando mangiavo, i giocatori mi guardavano in modo diverso, non mi piaceva proprio, e lì ho detto, è pesante vivere il tennis in questo modo qua. Io ero sempre uno che scherzava, che andava nel locker room, con questo e quell’altro e scherzavo, poi ho detto, magari dopo l’Australian ho detto stacco un pochettino, e magari mi fa bene. È andata così come è andata, ma non volevo che andasse così. Ecco, però, nell’altro senso forse in quel momento lì mi ha fatto bene, tre mesi sono tre mesi ed è troppo, però la ragione per cui non ho giocato Rotterdam è proprio quella lì, non voglio giocare Rotterdam anche perché è giusto che io faccia riposare il corpo, fare delle scelte giuste professionalmente. Però era anche una ragione di dire mi serve un pò di tempo diverso, con amici o con quello che è. Anche mettere in priorità le persona a cui voglio veramente bene”, ha aggiunto Sinner che ora ricomincia da Roma. “Ormai non manca tanto ci vediamo a Roma speriamo di essere abbastanza preparati per il ritorno a Roma, non c’è posto più bello e ci aspettiamo un bel tifo”.
“Non auguro a nessuno di vivere quello che ho vissuto da innocente”
“Ognuno è libero di dire quello che vuole, ognuno può giudicare, va bene” ha poi risposto Sinner a una domanda sulle critiche ricevute da altri campioni, tra i quali Federica Pellegrini, “per me è importante quello che è successo, ma soprattutto quello che ho passato, che è molto difficile. Non lo auguro veramente a nessuno di passare da innocente una roba del genere, perché non era facile. Però siamo in un mondo dove ognuno può dire quello che vuole, quindi va bene così”.
“Il tennis è come il poker”
“Se non ho mai uno scatto di rabbia? Ne ho anche io. E ne ho tanti. Però giocare a tennis è come giocare a poker, perché quando vedi l’altro che ha un momento di difficoltà, e tu lo vedi, questo ti dà la forza. Ci sono tanti momenti dove c’è sempre qualcosina che non va però alla fine è un gioco e il tennis lo devi giocare. Se vuoi spaccare la palla o se vuoi chissà cosa, questo non funziona. Cahill lascia a fine anno? L’anno scorso mi ha detto che sarebbe stato il suo ultimo anno, è una sua scelta, abbiamo fatto tante cose e tanti risultati insieme, però ogni cosa bella ha una fine. Va bene così. In un anno possono cambiare tante cose”.
Con la modella russa Lara Leito
Lunedì 5 maggio Sinner farà il suo ritorno al Foro Italico per salutare gli azzurri e le azzurre, e per partecipare a una conferenza stampa alla vigilia degli Internazionali d’Italia. «Sicuramente sarò molto contento di rientrare in campo, soprattutto a Roma: è un torneo speciale per me. Però sicuramente entrerò con una mentalità un po’ diversa». Nel frattempo, il campione altoatesino è stato “paparazzato” con la nuova, presunta fiamma: almeno è quello che suggerisce il settimanale Chi, che lo ha fotografato in compagnia della modella russa Lara Leito, 31 anni. I due sarebbero stati visti abbracciarsi al termine di un allenamento al Country Club di Montecarlo e poi baciarsi nel centro del Principato. In precedenza, a Jannik aveva avuto relazioni con l’influencer Maria Braccini e con la tennista russa Anna Kalinskaya.
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