Tour de France, il percorso: cinque arrivi in salita, il ritorno sul Ventoux e due crono
Si svolge tutta in territorio francese, per la prima volta dal 2021, l’edizione 2025 del Tour de France. Il via della Grande Boucle n.112 sarà per la terza volta nella storia da Lille (1960 e 1994 i due precedenti). Undici regioni e 34 dipartimenti attraversati. Due le cronometro di cui una di montagna a Peyragudes, cinque arrivi in salita (Hautacam, Luchon-Superbagnères, Mont Ventoux, Col de la Loze e La Plagne), e ritorno a Parigi, dopo la parentesi di Nizza per la concomitanza con le Olimpiadi, per la tappa finale il 27 luglio. 3338 km complessivi, aperti da una frazione per velocisti puri. “Abbiamo deciso di riportare il Tour a casa”, ha detto alla presentazione del percorso il direttore della corsa, Christian Prudhomme. Tutto il percorso del 2025 è un omaggio ai grandi miti del ciclismo francese: Jean Robic, Louison Bobet, Jacques Anquetil, Bernard Hinault, Bernard Thevenet e Laurent Fignon.
Dans les coulisses du Tour de France.
À 4 jours du Grand Départ, nous sommes allés à la rencontre de ces Nordistes engagés qui participent, chacun à leur manière, à la réussite de cet événement hors normes.
@MetropoleLille @hautsdefrance @lillefrance @LeTour pic.twitter.com/bIoRawpgsV— Département du Nord (@departement59) July 1, 2025
La prima settimana
Il Tour 2025 partirà come detto da Lille, sede di partenza e arrivo della prima tappa e che regalerà molto probabilmente a un velocista la prima maglia gialla. Seconda frazione più mossa con arrivo a Boulogne-sur-Mer: gli ultimi 20 km prevedono infatti due strappi con pendenze significative e un tratto finale in leggera salita. La terza tappa si concluderà a Dunkerque: nuova occasione per i velocisti, ma attenzione al vento. Da Amiens a Rouen nella quarta tappa su un tracciato che negli ultimi 25 km prevede tre gpm, fra cui la Rampe Saint-Hilaire (900 metri al 10%). La quinta tappa avrà partenza e arrivo a Caen e sarà una cronometro individuale di 33 km, quasi integralmente pianeggianti. Più di 3500 metri di dislivello positivo e l’arrivo a Vire Normandie (sesta tappa), al termine di uno strappo di 700 metri al 10,2% di pendenza. E poi uno dei classici degli ultimi anni, il Mur de Bretagne a Guerlédan. Sabato 12 e domenica 13 luglio due frazioni per velocisti con arrivi a Laval e Chateauroux. Appendice alla prima settimana il 14 luglio sul Massiccio Centrale: arrivo sul Puy Sancy, località Mont-Doré con 4400 metri di dislivello positivo e ben 8 gpm, benché nessuno di prima categoria o più.
À 1??0?? jours du départ de la 112ème édition du Tour de France, découvrez les chiffres clefs ! #TDF2025 pic.twitter.com/xlxuimRCm9— Tour de France™ (@LeTour) June 25, 2025
La seconda settimana
Si riparte mercoledì 16 luglio con l’11ª tappa, un anello intorno a Tolosa: non da escludere qualche sorpresa, data la presenza dello strappo di Pech David, a 8 km dall’arrivo, che tocca anche il 20% di pendenza. Ed ecco, alla dodicesima, i Pirenei: partenza da Auch e arrivo ad Hautacam, che verrà raggiunto dopo aver scalato anche il Col du Soulor e il Col des Borderes. Fondamentale la 13ª tappa, una cronoscalata: si parte da Loudenvielle e si arriva a Peyragudes, per 11 km di percorso complessivo e 7 di salita. La classica cavalcata pirenaica alla tappa 14, da Pau a Luchon-Superbagnères: 183 chilometri, con il Col du Tourmalet, il Col d’Aspin, il Col de Peyresourde e l’arrivo in salita (12,4 km al 7,5%). La frazione numero 15, con arrivo a Carcassonne, dovrebbe essere più tranquilla. A quel punto, il gruppo si sposterà a Montpellier, dove ci sarà il giorno di riposo.
La terza settimana
Si ripartirà, martedì 22 luglio, in direzione Mont Ventoux, che tornerà a essere sede di arrivo di tappa in vetta dopo addirittura 12 anni. Il giorno dopo si arrivera a Valence, traguardo per velocisti. Giovedì 24, poi, inizierà il gran finale del Tour 2025: si va da Vif a Courchevel, per 171 chilometri che prevedono le ascese del Col du Glandon, del Col de la Madeleine e, appunto, quella verso il Col de la Loze, a quota 2304, la salita più alta del Tour, probabilmente la più dura: 26,4 km al 6,5% di media. Per la tappa numero 19, corta e cattiva (130 km), c’è l’arrivo a La Plagne preceduto da quattro Gran premi della Montagna e da un profilo altimetrico con pochissima pianura. Sabato 26 luglio si andrà da Nantua a Pontarlier, per una giornata accidentata nel Giura. Infine, la passerella conclusiva, che torna sugli Champs-Elysées di Parigi, che verranno raggiunti dopo la partenza da Mantes e dopo 120 km: non la classica passerella, ma una tappa vera, con tre passaggi sulla salita della Butte di Montmartre, lo strappo che ha reso indimenticabile la prova olimpica di Parigi 2024.
Le tappe
Tappa 1 (05/07): Lille – Lille (185 km)
Tappa 2 (06/07): Lauwin-Planque – Boulogne-sur-Mer (209 km)
Tappa 3 (07/07): Valenciennes – Dunkerque (178 km)
Tappa 4 (08/07): Amiens – Rouen (174 km)
Tappa 5 (09/07): Caen – Caen (33 km, crono)
Tappa 6 (10/07): Bayeux – Vire Normandie (201 km)
Tappa 7 (11/07): Saint-Malo – Mûr-de-Bretagne (197 km)
Tappa 8 (12/07): Saint Meen Le Grand – Laval (171 km)
Tappa 9 (13/07): Chinon – Châteauroux (174 km)
Tappa 10 (14/07): Ennezat – Le Mont Dore (165 km)
Tappa 11 (16/07): Toulouse – Toulouse (156 km)
Tappa 12 (17/07): Auch – Hautacam (181 km)
Tappa 13 (18/07): Loudenvielle – Peyragudes (11 km, crono)
Tappa 14 (19/07): Pau – Luchon-Superbagnères (183 km)
Tappa 15 (20/07): Muret – Carcassonne (169 km)
Tappa 16 (22/07): Montpellier – Mont Ventoux (172 km)
Tappa 17 (23/07): Bollène – Valence (161 km)
Tappa 18 (24/07): Vif – Courchevel / Col de la Loze (171 km)
Tappa 19 (25/07): Albertville – La Plagne (130 km)
Tappa 20 (26/07): Nantua – Pontarlier (185 km)
Tappa 21 (27/07): Mantes la Ville – Parigi (132 km)
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