Tour de France, Vauquelin vince a Bologna. Pogacar e Vingegaard danno spettacolo: duellano sul San Luca, lo sloveno si prende la maglia gialla

BOLOGNA – Il Tour de France è già esploso e la salita di San Luca ha una splendida notizia per tutti (tranne che per Pogacar, probabilmente): Jonas Vingegaard c’è, eccome. Il danese ha tenuto testa a un furibondo attacco dell’ultimo vincitore del Giro all’ultimo passaggio sul colle che sovrasta Bologna. I due si sono guardati e se le sono date in ogni modo anche in discesa. Altra bellissima notizia: Vingegaard ha superato anche il trauma dovuto alla caduta proprio in discesa al Giro dei Paesi Baschi.

@TamauPogi attacks at the top of San Luca, followed by @VingegaardJonas. THEY ARE BACK!

Attaque de Tadej au sommet de San Luca, suivi de Jonas Vingegaard. IL SONT DE RETOUR ! #TDF2024 pic.twitter.com/Rr9M7sUtTo— Tour de France™ (@LeTour) June 30, 2024

L’immagine dei due, comunque lontani dagli uomini che in testa si sono contesi la tappa grazie alla fuga del mattino, è la prima istantanea di una battaglia che vedremo più volte, speriamo per tutto il Tour de France. Ha vinto ancora un francese, Kevin Vauquelin (Arkea-B&B Hotels) su bici Bianchi. A 2’21” Pogacar e Vingegaard, raggiunti solo nel finale da Evenepoel e Carapaz.

3 weeks of this ? of courseee #TDF2024 pic.twitter.com/tp8qsog4H6— Tour de France™ (@LeTour) June 30, 2024

A 2’42” Bardet e un bel numero di altri capitani, da Roglic a Bernal, con un ottimo Giulio Ciccone primo del gruppo nella volata. Classifica strettissima in testa: Pogacar è la nuova maglia gialla, ma grazie alla somma dei piazzamenti (era arrivato 4° a Rimini). Sono in quattro con lo stesso tempo nella generale: dietro lo sloveno ci sono Evenepoel, Vingegaard e Carapaz. E per il prossimo duello non bisognerà aspettare tanto: martedì 2 luglio c’è già il Galibier. Pogacar torna in maglia gialla dopo due anni: nel 2022 la perse sul Col du Granon, la sua prima grande sconfitta della carriera, per mano di Jonas Vingegaard.

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La cronaca

Va via un’affollata fuga al mattino, dopo la partenza da Cesenatico e l’omaggio a Marco Pantani. Quentin Pacher (Groupama – FDJ), Axel Laurance (Alpecin – Deceuninck), Hugo Houle (Israel – Premier Tech),Nelson Oliveira (Movistar Team), Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels), Cristián Rodríguez (Arkéa – B&B Hotels), Mike Teunissen (Intermarché – Wanty), Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team) e Jordan Jegat (TotalEnergies) si mettono in una posizione di sicurezza molto presto, con un vantaggio ampio su un gruppo maglia gialla che, complice il caldo, non forza.A 85 dall’arrivo una doppia caduta in casa Visma complica i piani di Vingegaard: Van Aert e Jorgenson vanno a terra, senza apparenti conseguenze. Cade anche De Plus (Ineos). Il vantaggio dei 10 della fuga tocca anche i 10 minuti e la corsa sembra chiusa. Ma la Lotto, sulla salita di Montecalvo, l’ultima prima del doppio passaggio sul circuito finale con il doppio San Luca, prende l’iniziativa e la vittoria di tappa torna in discussione. All’approccio del primo San Luca gli attaccanti hanno 4 minuti di vantaggio. A sorpresa è proprio la Visma di Vingegaard a fare forte la salita e il vantaggio crolla, mentre la fuga perde i pezzi. Ma tra la salita e la discesa il gruppo maglia gialla si rialza e la fuga, diventata a tre – Oliveira, Vauquelin e Abrahamsen, in maglia a pois – torna ad avere 4 minuti. Decisivo nel freno a mano tirato dalla Visma in cima forse uno scattino quasi beffardo di Pogacar, che in due pedalate, sul primo San Luca, ha superato il treno di Vingegaard e raggiunto il massaggiatore per prendere un paio di borracce. I tre ripassano sul traguardo e imboccano l’ultimo San Luca. È il francese Vauquelin a fare il forcing, ma è dietro che la corsa esplode letteralmente. Vingegaard mette Jorgenson a fare il forcing, poi è Pogacar a mandare davanti Adam Yates. E nello stesso punto in cui aveva preso le borracce, Pogi attacca. Gli risponde uno solo, Vingegaard. Il duello, che tanti temevano non ci sarebbe stato per i guai del danese, si materializza nel sole di Bologna. Ed è un gran bel vedere: menate furiose di entrambi in discesa, uno spettacolo davvero. Alla fine la spunta Vauquelin, normanno di 23 anni, al quinto successo in carriera. La Francia fa due sue due nelle tappe italiane del Tour. Lunedì l’ultima frazione interamente italiana tra Piacenza e Torino, con l’omaggio a Fausto Coppi.

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