Us Open, Bellucci: “Incontrare Alcaraz sarà figo”. Cobolli batte Passaro: “Contro un amico è dura”
«Sarà figo, incontrare Alcaraz». Mattia Bellucci, appuntamento giovedì sul Centrale con lo spagnolo nel secondo turno degli Us Open. «Un sogno, ma credo di essermelo meritato. Mi aspetta un’esperienza pazzesca, non avrò la possibilità di nascondermi. Emotivamente sarò al 100%: sono una persona che, in certe situazioni, può ‘spaccare’». Non ha voluto guardare il match in cui Carlitos ha demolito in 3 set Opelka. «Ho preferito riposare. So che ha vinto una partita impegnativa, con un avversario mai scontato». Attuale numero 65 del ranking Atp, Mattia (24 anni, di Busto Arsizio), non ha precedenti col campione di Murcia. «Comunque vada, imparerò qualcosa. Non dovrò avere fretta: il fatto di affrontare una sfida molto complicata, e 3 set su 5, può solo aiutarmi. L’importante sarà non farmi sopraffare dalla tensione, come è successo a Wimbledon con Norrie: è stata una esperienza importante, spero di averne fatto tesoro». Ieri ha superato Shang, reduce da un infortunio che lo aveva tenuto lontano 8 mesi dai campi: il cinese si è ritirato nel quarto set, con l’italiano in vantaggio. «Potevo fare una partita migliore, ma all’inizio ero nervoso e ho sprecato troppe energie nella prima frazione, cosa che ho pagato nel secondo set: gli sono però rimasto attaccato, ho vinto il terzo e ho capito che dovevo fare dei lunghi scambi perché era evidentemente in difficoltà. Dal punto di vista fisico sto molto bene, devo solo gestire meglio l’aspetto mentale».
Hay cosas que nunca deben cambiar, y esta es una de ellas pic.twitter.com/8Mw2Ow8H02— US Open Tennis (@usopen) August 25, 2025
Per Cobolli ora c’è Brooksby: “Un tipo fastidioso”
Anche per Flavio Cobolli è stato «mentalmente» un match difficile: «Giocare contro un amico come Passaro mi ha messo addosso la tensione sbagliata. Sono contento di come ho saputo reagire in una giornata-no: è stata una battaglia e le cose si erano complicate parecchio, forse Francesco meritava qualcosa di più». Una maratona di 5 set con 15 doppi falli per il ventitreenne romano (26 Atp): «Sono sorpreso da come ho servito male: ero troppo nervoso. Ora sono molto stanco, questa trasferta negli Usa è impegnativa soprattutto mentalmente: due giorni di riposo mi faranno bene, dovrò essere bravo a recuperare». Giovedì c’è lo statunitense Jenson Brooksby (91 Atp): tra loro un solo precedente, 3 anni fa agli Internazionali d’Italia. Sulla terra rossa del Foro Italico vinse l’americano. «Allora mi erano venuti i crampi per la tensione. Siamo entrambi cambiati, lui resta un avversario forte, fastidioso e con tanta benzina nelle gambe».
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