Il dopo festa non è un po’ di mal di testa, un filo di stanchezza, gioia per i regali. Non è un pomeriggio passato a gettare avanzi e pulire bicchieri vuoti. È un processo. Quando il party è troppo grande, il post lo è ancora di più.

Vinicius non ha voluto festeggiare i suoi 25 anni con un brindisi tra pochi intimi. Ha voluto fare le cose un po’ più in grande.

Si è fatto costruire un parco a tema.

Ha invitato a Rio de Janeiro 500 persone, tra queste il compagno di squadra del Real Madrid Eduardo Camavinga e la cantante e attrice brasiliano Anitta.

Il rapper Travis Scott si è esibito sul palco. Poi spettacoli dal vivo, esibizioni di samba. Giostre del luna park. Gadget personalizzati. Magliette. Un busto del giocatore all’ingresso. Musica, musica e ancora musica. Per due giorni.

È arrivata la polizia. I vicini l’hanno chiamata più volte. Prima Vinicius ha abbassato il volume e promesso di ridurre il rumore e schiamazzi. Ma come si ferma una festa così? La musica è tornata alta ed è tornata anche la polizia. Risultato: denuncia e processo.

il caso sia gestito dal 9° Tribunale penale speciale di Rio, competente per l’esame dei reati minori, con un’udienza preliminare che si terrà giovedì 6 novembre. Secondo la legge brasiliana, disturbare il lavoro o la pace degli altri è punibile con una pena detentiva compresa tra 15 giorni e tre mesi, o una multa.