25 aprile, Colorni: “Quelle della premier restano ancora solo timide parole”

Renata Colorni, figlia del filosofo antifascista Eugenio, ucciso nel 1944, e cresciuta da Altiero Spinelli, secondo marito della madre, giudica «timide ed esitanti» le parole pronunciate dalla premier Giorgia Meloni in occasione del 25 aprile, mentre è «profondamente grata» al Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Renata Colorni, che valore hanno oggi le parole del presidente Mattarella che ricorda quanto siano attuali i valori della Resistenza?

«I valori che hanno ispirato la Resistenza sono assolutamente centrali, o meglio fondativi della nostra Costituzione e della vita democratica del nostro Paese. È dunque per me una gioia e un sollievo che in questi tempi così difficili il nostro presidente della Repubblica non perda occasione per ricordarli con un vigore appassionato di cui tutti gli italiani dovrebbero essergli profondamente grati».

Spinelli e Bolis riposano a Ventotene, isola di confino, che ha ispirato il manifesto recentemente messo in discussione dalla premier Giorgia Meloni in Parlamento. Che futuro intravede?

«Ricordo molto bene Luciano Bolis. Ogni volta che vado Ventotene mi commuove il pensiero che lui stesso abbia chiesto di essere sepolto accanto al suo più grande amico e maestro, Altiero Spinelli. È bello che oggi Mattarella abbia deciso di celebrare il 25 aprile proprio a Genova, città medaglia d’oro, unica in Europa ad essersi liberata da sola dalla tirannia nazifascista. E che li abbia citati insieme, Luciano e Altiero».

Per la prima volta la presidente del Consiglio ha parlato di «valori democratici negati dal fascismo». Un passo in avanti?

«Le timide ed esitanti parole di Giorgia Meloni, che poche settimane fa ha avuto la faccia tosta di attaccare il manifesto di Ventotene senza averlo letto con la dovuta attenzione, e non rendendosi conto che si tratta di un documento centrale dell’antifascismo italiano, hanno tutta l’aria di essere un “minimo sindacale” pronunciato a fatica. Le ritengo dunque scarsamente credibili e significative».

Il governo ha invitato alla sobrietà durante le manifestazioni per il 25 aprile. In alcune città sono state cancellate del tutto. Cosa ne pensa?

«Non a caso le sue parole sono accompagnate da risibili e meschine esortazioni alla sobrietà, che suonano offensive, o addirittura intimidatorie per tutti».

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