A Ventotene il sogno europeo torna a vivere con la Natalonga
Nei giorni delle trattative per Bruxelles con l’Italia che rischia di finire isolata, il sogno europeista torna a vivere tra una bracciata e l’altra nella sesta edizione della Natalonga che si è tenuta a Ventotene, accompagnata dal saluto dell’ex presidente francese François Hollande.
Un centinaio di nuotatori hanno attraversato i 1700 metri del braccio di mare che separa l’isola di S. Stefano dalla spiaggia Calanave, luogo simbolo dove i confinati antifascisti Spinelli, Rossi e Colorni gettarono le fondamenta del sogno comunitario.
Diversi eventi, come da tradizione, hanno accompagnato la manifestazione sportiva organizzata da EuropaNow, fra cui la proiezione del film documentario ’20 Days in Mariupol’ del regista e Pulitzer ucraino Chernov, Premio Oscar 2024.
Per raccontare il difficile mestiere dell’inviato di guerra, è intervenuta la giornalista Francesca Mannocchi, che della Natalonga ha detto, “è importante essere a Ventotene mentre conflitti sono in corso ai nostri confini, perché ci ricorda che qui qualcuno ha immaginato, creduto e liberato questo continente”.
Padrino dell’edizione di quest’anno realizzata in collaborazione con la rappresentanza in Italia della commissione europea, è stato lo scrittore e giornalista Olivier Guez, che ha anche preso parte alla nuotata, “è essenziale avere memoria delle tragedie europee del ‘900, ma non possiamo creare l’idea di un’avventura europea solo con la memoria negativa, dice lo scrittore francese, “adesso dobbiamo ripensare una narrazione e creare un po’ di entusiasmo intorno all’idea di Europa, sulla base del lavoro di tanti artisti, intellettuali e scrittori europei. È la condizione per vincere le sfide contemporanee”.
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