Autonomia, nasce il comitato per il referendum. Sindacati, opposizioni e associazioni: “Fronte ampio contro legge che divide”

Il fronte contrario all’Autonomia differenziata si muove. E si prepara alla sfida annunciata: quella che porterà al referendum abrogativo. Stamattina la prima tappa concreta, tre giorni dopo la firma definitiva della legge da parte del Quirinale: partiti politici di opposizione, organizzazioni confederali Cgil e Uil e numerose realtà associative del Paese si sono riuniti “per affrontare gli adempimenti necessari a depositare in Corte di Cassazione il quesito abrogativo della legge Calderoli e avviare quanto prima la campagna referendaria”. L’obiettivo, a questo punto, diventa raccogliere le firme prima del 30 settembre in modo che la consultazione popolare possa svolgersi entro il 2025. Poi si dovranno fare i conti con il quorum, eterno scoglio delle consultazioni referendarie. Ma per quello c’è ancora tempo.

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Anche perché in questo caso il comitato promotore è davvero variegato: “Si sta lavorando alla costituzione di un comitato promotore il più ampio e trasversale possibile, cui far partecipare tutte le forze, le associazioni e le personalità che condividono l’obbiettivo di fermare un’autonomia differenziata destinata ad aumentare, inevitabilmente, i divari territoriali e le già insopportabili diseguaglianze a tutte le latitudini, compromettendo le prospettive di crescita e di coesione sociale dell’Italia intera”, si legge in una nota congiunta, al termine dell’incontro di stamattina. Tra le principali forze politiche sono già in campo Pd, M5s e Avs. Ma il fronte potrebbe allargarsi anche verso il centro. I contatti sono già in corso.

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