Aviano, allarme sabotaggi nella base. Rinforzate le misure di sicurezza

Le misure di sicurezza intorno alla base militare Usa di Aviano sono state rinforzate sulla base di alcune alert internazionali. Da almeno due settimane, confermano fonti di governo, informative di intelligence segnalano la possibilità di minacce rivolte alla struttura statunitense in Friuli Venezia Giulia. Non sono stati forniti dettagli rispetto al livello di rischio: “Non viene mai tralasciata nessuna notizia, le dovute valutazioni sono in corso”, spiegano dal ministero della Difesa. Alcune indiscrezioni – non confermate dall’esecutivo – parlano di sabotaggi russi.

Il dispiegamento di nuove forze è stato al centro di una riunione della prefettura di Pordenone nella mattina di Ferragosto. In particolare, le autorità hanno disposto un innalzamento della sorveglianza notturna intorno alla base. Al presidio già esistente si aggiungeranno le unità specializzate per le minacce terroristiche Uopi, le squadre operative di supporto. Verranno anche utilizzati i droni per sorvolare l’intera area attorno alla struttura.

L’ufficio stampa della base, interpellato da Repubblica, tuttavia fa sapere che il 31° Fighter Wing – l’unità che ha sede ad Aviano – “al momento non ha ricevuto allerta specifici”.

“Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità e le forze di polizia locali – aggiungono – e siamo pronti a fornire tutto il supporto necessario richiesto per assicurare la tutela della sicurezza della comunità”.

L’11 luglio 2025 c’è stato un cambio al vertice della base di Aviano, una delle più grandi in Europa: il generale di brigata aerea Tad D. Clark ha passato il comando al colonnello Beau E. Diers. La struttura conta oltre 5000 effettivi di cui 4200 militari, 300 dipendenti statunitensi e 700 civili italiani.

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