“Blocchiamo tutto”, scontri a Torino: migliaia in piazza nei cortei pro Pal
Una lunga marcia, poi il tentativo di bloccare l’aeroporto, respinto dalla polizia, gli scontri e dunque il corteo che torna in piazza Castello. Torino, come decine di altre città italiane, ha vissuto un sabato di nuove proteste per Gaza dopo lo sciopero di lunedì.
La manifestazione è partita con l’obiettivo dichiarato di percorrere circa 15 chilometri per raggiungere l’aeroporto di Caselle e una delle sedi di Leonardo, che si trova accanto allo scalo. Circa duemila persone, tra cui molti appartenenti alle comunità arabe cittadine, si sono incamminate passando dalle vie cittadine fino a strada dell’Aeroporto: qui si sono trovate la via sbarrata dallo schieramento della polizia in assetto anti sommossa. I pro Pal hanno iniziato a lanciare oggetti, bottiglie di vetro, sassi, torce, fumogeni e petardi. Gli agenti hanno risposto con manganelli, idranti e lacrimogeni. A quel punto il corteo ha fatto retromarcia, decidendo di sfilare per le vie della città fino a piazza Castello, dov’è in corso il Salone dell’auto. Non ci sono stati altri momenti di tensione, a parte bottiglie e cori lanciati in direzione di un balcone dov’era esposta una bandiera di Israele.
Altri gruppi, intanto, sono riusciti a raggiungere l’aeroporto: un gruppo in bicicletta ha imboccato la superstrada che porta allo scalo e una cinquantina di manifestanti ha raggiunto l’area vicina alle reti metalliche, a bordo pista. Ma il blocco non c’è stato: nonostante le proteste, lo scalo ha funzionato regolarmente. Bilancio finale di dodici feriti, di cui due poliziotti e dieci manifestanti. A manifestazione in corso sono arrivate parole di condanna da parte di esponenti di Azione, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con il ministro Paolo Zangrillo che parla di «eversione e guerra allo Stato».

Nelle altre città le iniziative si sono svolte in maniera pacifica, con presidi e cortei da nord a sud. A Milano la protesta è stata in piazza della Scala. Nel teatro, il sindaco Beppe Sala ha chiuso il suo intervento a un evento della fashion week dicendo: «Free Gaza!». A Genova i portuali si sono riuniti a discutere di pace. A Caserta alcune studentesse si sono vestite a lutto mentre a Cagliari il sindaco ha esposto la bandiera palestinese in Comune. Da domani il mondo della scuola potrebbe tornare protagonista con le occupazioni nei licei. La mobilitazione continua e per sabato 4 ottobre è attesa una grande manifestazione a Roma.
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