Emiliano in Fiera: “No a uomo solo al comando, abbiamo vinto così. Il mio ultimo discorso? Per ora”
Alla Fiera del Levante di Bari va in scena dopo oltre vent’anni l’ultimo discorso di Michele Emiliano, prima sindaco di Bari, poi presidente della Regione. Serio, capelli corti, il governatore – a cui il Pd ha chiesto un passo di lato per rispettare le condizioni chieste da Antonio Decaro per candidarsi alle prossime regionali – è stato accolto da un lungo applauso in avvio della cerimonia inaugurale della Fiera del Levante a Bari. L’applauso è partito quando il sindaco, Vito Leccese, nel suo intervento di apertura, ha evidenziato che “questa città e questa regione devono molto” al suo “lavoro, forza e capacità di immaginare un futuro migliore: insieme siamo diventati da terra di periferia centro di innovazione e crescita”.
Il discorso di Emiliano era molto atteso anche perché, da quando è stato posto il veto sulla sua candidatura al Consiglio regionale alle prossime elezioni, non ha mai parlato. Emiliano e Decaro, entrando in Fiera, non si sono incrociati.
“Cari amici mi dispiacerà non essere più con voi dopo tanto, 21 inaugurazioni della Fiera effettivamente forse erano un po’ troppe”, è stato l’incipit ironico. “Questi 20 anni ci hanno consentito di verificare insieme di cosa siamo capaci. E di quello che non siamo riusciti a fare. Anche di quello che è stato capace di fare il centrosinistra pugliese. A livello nazionale è dal 2006 che non riusciamo a vincere un’elezione. Possiamo dire di aver affermato qui in Puglia un nostro modello di governo. Abbiamo sempre visto tutto e trasformato la Puglia in una regione attrattiva del terzo millennio. Per fare qualcosa che doveva cambiare la storia della nostra comunità. Non più uomo solo al comando. Scelto percorso fatto di ascolto e partecipazione. Programmi di governo dal basso”.
Tanti i riferimenti a quanto successo nelle ultime settimane, che per Emiliano “non pare legato alla politica”. “Le profonde dissonanze degli ultimi mesi mi preoccupano. Quello che è successo rimane imperscrutabile, perché non pare legato ad alcun reale tema di natura politica. Per il futuro dobbiamo assumerci l’impegno che episodi simili non si ripetano più. Lo comprendemmo sin dall’inizio, dal 2004. Per questo decidemmo di non utilizzare mai espressioni come: ‘se c’è lui, non ci sono iò”… Il metodo democratico va preservato. La Puglia deve rimanere terra consapevole dei diritti dei cittadini. Io voglio continuare a difenderla anche da semplice cittadino. Dobbiamo ritrovare unità, serietà e senso del limite e a mantenere la parola data. Abbiamo provato a dire una cosa. Impegniamoci a chiedere sempre. Per evitare che le pretese dei singoli sfocino in arbitrio. In questi 10 anni abbiamo scritto tante pagine. Non vi voglio annoiare. Sono successe cose straordinarie, senza precedenti. Abbiamo un bellissimo portale, la differenza si vede. Tengo a dirvi che ciò che penso di lasciarvi – tutti dicono è l’ultimo discorso: per ora, vi dico io”.
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