Flotilla, Meloni risponde a Schlein: “Meglio usare canali già attivi ma tuteleremo italiani a bordo”
Giorgia Meloni risponde alla segretaria del Pd Elly Schlein, che ieri, con una lettera aveva chiesto garanzie di sicurezza alla premier per i partecipanti e i parlamentari che stanno per imbarcarsi sulla Flotilla, la nave diretta a Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese. La presidente del Consiglio assicura tutele nei confronti degli italiani a bordo sottolineando anche però “la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna”, “tra questi, mi permetto di segnalare i canali finora attivati dal governo italiano, che, come è noto, svolge un ruolo di primo piano nel prestare assistenza alla popolazione civile attraverso l’iniziativa umanitaria “Food for Gaza”, con cui è stato possibile distribuire oltre 200 tonnellate di generi di prima necessità, aiuti alimentari e sanitari, toccando anche le aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia”, scrive Giorgia Meloni. Aggiungendo: “Preso atto che l’iniziativa possa avere anche una finalità di natura simbolica o politica, e che quindi si intende portare avanti a prescindere da quanto sopra esposto, il governo italiano assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora”.
È la sua risposta alla segretaria dem che ieri con una lettera si era rivolta direttamente alla premier per capire cosa “il governo italiano intende fare per garantire tutela e sicurezza, in caso di necessità, per tutto l’equipaggio dell’iniziativa internazionale denominata “Global Sumud Flotilla”, con la quale 40 imbarcazioni intendono consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza”.
Ribadendo quello che la presidente del Consiglio ritiene essere fondamentale: “Avvalersi dei canali umanitari già attivi, non solo da parte del governo italiano, eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa Global Sumud Flotilla ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse autorità statuali coinvolte di garantire tutela e sicurezza”.
Per il Pd Meloni ha dato una “risposta vaga ed evasiva”. Ci tengono a ricordare alla premier, i capigruppo Pd al Senato e alla Camera, Francesco Boccia e Chiara Braga, e il capo delegazione del Pd a Bruxelles, Nicola Zingaretti, che “il fine della missione di Global Sumud Flotilla non è certamente simbolico: si tratta di tonnellate di cibo da portare a Gaza che porteranno un sollievo a quelle popolazioni martoriate. E sottolineiamo che non si tratta di una iniziativa politica ma umanitaria, perché Flotilla cerca di fare quello che dovrebbero fare i governi europei e che invece non fanno. Per questo ribadiamo la richiesta che il governo italiano garantisca sicurezza e tutela a una missione che vede a bordo anche parlamentari italiani”.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, la vede diversamente: “Non credo che qualche iniziativa di fortuna, portata avanti da qualche nave, possa dare un contributo determinante alla soluzione della carestia. Servono tonnellate e tonnellate di materiale – rammenta il vicepremier e ministro degli Esteri a margine di un evento dei giovani di Forza Italia a Montecitorio – cosa che ha fatto il governo italiano con il contributo di tante imprese” mentre la Global Sumud Flotilla rappresenta “un gesto simbolico, politico, legittimo per carità, però non è che una flottiglia, con pochi beni alimentari, può rispondere al problema della carestia”. L’iniziativa dei parlamentari di centrosinistra sulla Flotilla? “Non si tratta di condividere o non condividere, è una scelta che uno fa, siamo in democrazia e siamo liberi di fare ciò che si vuole. I canali per aiutare la popolazione civile a Gaza però sono quelli istituzionali che passano attraverso gli accordi con i paesi confinanti, con lo Stato d’Israele, con l’autorità nazionale palestinese. Il mio compito non è quello di organizzare viaggi privati: noi lavoriamo con le istituzioni e con le istituzioni abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare ottenendo dei risultati molto positivi”, conclude il ministro.
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