“La destra continua a dire no al salario minimo e blocca ancora una volta in Aula la discussione della nostra proposta. È assurdo e noi non ci fermeremo”. La segretaria del Pd Elly Schlein interviene duramente sul nuovo stop in commissione alla Camera alla discussione sulla proposta del salario minimo. La maggioranza ha ribadito che bloccherà di nuovo l’iter della norma tra le proteste dei deputati del Pd. “Spiace che i deputati del Pd Arturo Scotto e Maria Cecilia Guerra, che hanno un’ampia esperienza di governo, non sappiano che per le dinamiche che ho spiegato, in modo chiaro ed esaustivo, nella nota diramata alcune ore fa, non si può calendarizzare alla Camera la proposta di legge sul salario minimo. Quindi è bene che abbandonino questa propaganda di poco valore e priva di fondamento e si concentrino invece a ripassare le prassi e i regolamenti di Camera e Senato” ha affermato il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, FdI.

Ma Schlein non ci sta: “La Germania ha deciso che il salario minimo salirà a 14.60 euro. La Spagna l’ha aumentato del 50 per cento. In Europa ci sono ventidue Stati su ventisette che hanno una legislazione in materia. Ma nell’Italia di Giorgia Meloni 4 milioni di lavoratrici e lavoratori sono poveri anche se lavorano. E lei finge di non vederli, e si para dietro i regolamenti del Parlamento pur di non discutere e approvare una legge di civiltà che non può più aspettare, su cui abbiamo raccolto 100mila firme” attacca la leader dem.

La proposta del salario minimo è stata avanzata dal centrosinistra – Pd, M5S e Avs – nel 2023. “Sono passati due anni da quando abbiamo presentato la nostra proposta unitaria sul salario minimo e ci ha convocati a Palazzo Chigi per parlarne. Ma da allora Meloni non ha avuto nemmeno il coraggio di votare contro, la stanno tenendo su un binario morto. Non ci fermeremo finché la nostra proposta sul salario minimo non sarà finalmente discussa e votata dal Parlamento” promette Elly Schlein.