Lega-FI, guerriglia senza esclusione di colpi. Tajani: “No agli sfasciacarrozze”

Il duello a distanza tra Forza Italia e Lega sembra destinato a non finire. Dopo lo scontro di ieri sul decreto legge riguardo alla stretta della cittadinanza per gli oriundi, oggi la contesa è ripartita anche sull’Europa. Da una parte c’è il ministro degli Esteri e leader forzista, Antonio Tajani, che sottolinea come alla Ue “non servono gli sfasciacarrozze”. Dall’altra invece il partito di Matteo Salvini torna a criticare il piano di riarmo europeo.

Tajani ha parlato in video collegamento durante un convegno di Forza Italia dove ha mandato un messaggio anche Ursula von der Leyen. “L’Europa si può criticare – ha detto il ministro -, ma non sfasciare. Anzi, va costruita. Non abbiamo bisogno di sfasciacarrozze, abbiamo bisogno di donne e uomini di buon senso che facciano una buona politica per proteggere l’interesse di mezzo miliardo di persone, fra i quali ci siamo noi”.

La stretta sugli oriundi spacca il centrodestra

Il responsabile della Farnesina è tornato anche sulla questione cittadinanza: “La riforma per diritto di sangue, prima firmataria la presidente del Consiglio, è stata approvata all’unanimità dal consiglio dei ministri – ha spiegato -. Noi vogliamo dire basta alle truffe, basta a costringere i nostri consolati a occuparsi di finti cittadini o finte persone che vogliono diventare cittadini italiani soltanto per avere un passaporto e non perché sono attaccati all’Italia”.

E sul rapporto con gli alleati di governo ha spiegato: “Forza Italia gode di ottima salute, siamo il terzo partito in Italia e la seconda forza del centrodestra, siamo leali con il governo, ma non rinunceremo mai alle nostre idee, non piegheremo la testa quando si tratta di difendere i nostri valori”.

Passando invece alla Lega, nella nota uscita stamattina si chiede una iniziativa dei Patrioti per dire no al riarmo europeo. “La Lega – si sottolinea – è pronta a proporre agli alleati dei Patrioti una iniziativa per invitare la presidente tedesca della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a rivedere il progetto da 800 miliardi di euro per la difesa”.

“I cittadini europei meritano investimenti per lavoro, sanità e sicurezza interna – prosegue il Carroccio -. Non servono né maxi-investimenti per comprare munizioni, né un piano per il riarmo nato già morto. La Lega auspica un ampio e approfondito dibattito in aula, dibattito che la tedesca von der Leyen vuole evitare a tutti i costi”.

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