“L’Ue protegga la Palestina con i fondi”, appello di Schlein e altri leader socialisti sul Guardian
Un accordo commerciale e un pacchetto di aiuti per la Palestina, insieme alle sanzioni contro Israele per fermare il genocidio. Un appello firmato dai leader socialisti europei, Pedro Sanchez, Magdalena Andersson, Frans Timmermans, Elly Schlein e Stefan Làfven, e pubblicato sul Guardian.
L’editoriale si apre così: “Gli applausi hanno risuonato nell’assemblea generale delle nazioni unite dopo l’approvazione della cosiddetta Dichiarazione di New York sul rilancio della soluzione dei due Stati tra Israele e Palestina. Adottata a larga maggioranza, con 142 paesi favorevoli, questa iniziativa promossa da Francia e Arabia Saudita offre un raro barlume di speranza in una delle crisi più devastanti del nostro tempo”, scrivono i socialisti, tra cui Schlein che oggi ha avuto un bilaterale con Sanchez a Londra. Ribadendo che la comunità internazionale deve fare di più, a partire dall’imposizione di sanzioni contro il governo di Benjamin Netanyahu.
Dopo il riconoscimento della Palestina da parte di alcuni paesi, “un ulteriore riconoscimento da parte degli Stati europei non farebbe che rafforzare questo slancio, inviando un messaggio chiaro sul fatto che l’Ue rimane impegnata nella soluzione dei due Stati. E c’è molto altro da fare – scrivono i leader socialisti –Mentre lavoriamo per esercitare pressioni su Israele affinché ponga fine ai crimini di guerra e smetta di compromettere le prospettive di uno Stato palestinese, l’Ue deve contemporaneamente impegnarsi per rafforzare la Palestina in modo concreto”.
Schlein e gli altri esponenti progressisti ricordano che nel 1997 l’Ue aveva firmato un accordo di associazione ad interim con l’autorità palestinese. “Il rafforzamento dei legami dell’Ue con la Palestina attraverso un accordo di associazione completo, che preveda un maggiore sostegno finanziario, relazioni commerciali più ampie e un dialogo politico più strutturato, è un passo necessario per sostenere gli sforzi dell’autorità palestinese volti alla costruzione dello Stato e ribadire l’impegno dell’Ue a favore di una soluzione basata su due Stati”, riporta l’editoriale.
Secondo Netanyahu, scrivono ancora, una soluzione a due Stati “è incompatibile con gli interessi di sicurezza di Israele. È vero il contrario. La pace e la sicurezza di Israele richiedono sovranità e sicurezza sia per Israele che per la Palestina. Israele non può negare questo alla Palestina senza compromettere la possibilità di un dialogo conciliante. I palestinesi, proprio come gli israeliani, meritano libertà, sicurezza e dignità”.
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