Mantovano rilancia sulla responsabilità dei giudici: “Ha pieni poteri chi blocca la politica”

“Pieni poteri sono di chi per via giudiziaria blocca la politica dell’immigrazione impedendo le espulsioni perché nessuno Stato tra quelli di provenienza dei migranti irregolari è sicuro. I pieni poteri sono di chi blocca la politica industriale fermando gli impianti, per esempio, dell’ex Ilva con un sequestro di cui non si sa niente da mesi”. Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, ospite di ‘5 minuti’, in onda questa sera su Rai1, rispondendo a una domanda di Bruno Vespa sulle opposizioni che affermano che la premier Giorgia Meloni voglia i “pieni poteri”.

“I pieni poteri sono di chi a fronte di 262 persone denunciate per i disordini di qualche settimana fa nel centro di Roma non dà nessun seguito di indagine e rilascia immediatamente in libertà gli unici due arrestati. Credo che vada usata la specificazione rispetto ai pieni poteri”.

La strategia di Meloni: così parte la campagna contro chi “ferma il Paese”

Le parole di Mantovano arrivano all’indomani del varo della riforma della giustizia voluta dal centrodestra e dello stop della Corte dei conti al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

“Questa riforma non è la bacchetta magica, – ha continuato il sottosegretario – ma certamente introduce degli elementi che fanno prevalere il merito sull’appartenenza correntizia. Troppe decisioni della sezione disciplinare Csm derivano dal fatto che il mio giudice disciplinare è colui che io ho concorso a eleggere sulla base dei criteri correntizi”.

Alla domanda se il governo sta studiando qualche intervento sulla responsabilità civile dei magistrati il sottosegretario ha risposto che “le norme hanno ormai più di 30 anni”. “Intervenire sul disciplinare è qualcosa che può incidere anche sull’efficienza”, ha aggiunto.

Condividi questo contenuto: