Meloni al premier time risponderà su Trump, armi bollette e riforme. Ma c’è l’incognita Gaza
ROMA – Previsto per mercoledì dopo Pasqua, saltato per la morte di papa Francesco, approda oggi alle 13.30 al Senato il premier time di Giorgia Meloni, inizialmente previsto sul viaggio da Trump. Le spese militari, le bollette, l’importazione del gln, il gas liquefatto dagli States, il piano industriale e più in generale il rapporto con gli Usa.
Sono i temi che verranno affrontati nei nove quesiti sul tavolo: tre minuti per illustrarne ognuno, tre per la risposta, due concessi per la replica. Questo il programma, che però dovrebbe subire variazioni e includere dei passaggi su Gaza, confermano fonti parlamentari, vista la pressante richiesta delle opposizioni affinché il governo riferisca sulla decisione di Netanyahu.
Meloni affronta la prova dell’aula dopo un anno e mezzo, dal 24 gennaio 2024, mentre l’ultimo premier time al Senato risale a novembre 2023. E’ la quarta volta negli oltre 900 giorni del suo esecutivo.

I quesiti depositati
Nel suo quesito il Pd, primo firmatario il capogruppo Francesco Boccia, vuole sapere dalla premier quale sia il contenuto e il dettaglio dell’impegno preso dal governo italiano nel bilaterale con il presidente Trump sull’incremento degli acquisti di gnl dagli Usa e “quali misure intenda adottare, e in che tempi e modalità, per contenere ed invertire il trend di incremento di tariffe e bollette” considerato il “fallimento degli strumenti finora impiegati”, come il decreto bollette.
M5S e Azione chiederanno delle spese per la difesa. Per questo il capogruppo Stefano Patuanelli chiederà a Meloni “quali impegni abbia assunto a nome del nostro Paese in merito all’incremento della spesa militare italiana e attraverso quali procedure, risorse e strumenti contabili intenda perseguire tale obiettivo e se intenda confermare che il nostro Paese non farà ricorso in alcun modo alla proposta avanzata dal Commissario Europeo, Raffaele Fitto, di utilizzare le risorse del Fondo di coesione per finanziare le spese militari”. Calenda sonderà il governo sull’intenzione di partecipare alla “costruzione di un pilastro europeo della Nato”.
Per Avs gli impegni presi da Meloni con Trump ammontano a 40 miliardi: “La premier ha l’aumento delle spese militari, l’aumento dell’acquisto del gnl e che le imprese di Stato italiane investano direttamente circa 10 miliardi di euro nel mercato statunitense. A conti fatti si tratterebbe complessivamente di circa 40 miliardi di euro. “Quali sono le ragioni di questa decisione?”, chiederanno Giuseppe De Cristoforo, Ilaria Cucchi e Tino Magni alla presidente del Consiglio.
Mentre una domanda secca presenta Matteo Renzi: “Quali sono le tre riforme che il governo ritiene fondamentali e che punta a chiudere nella legislatura?”.
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