Ministero alla Salute, la rapidissima super carriera della compagna del sottosegretario Cirielli
Tra i due sfidanti si è infilata una giovane candidata, che ha fatto una rapidissima carriera al ministero alla Salute e ha raggiunto un ambitissimo posto a sorpresa. Sarà Maria Rosaria Campitiello a dirigere il dipartimento di prevenzione (l’unico dei quattro introdotti dalla riforma del ministero che non aveva ancora un capo), sotto il quale lavoreranno le tre direzioni generali che seguono il settore oltre a quella della ricerca scientifica. Con la sua nomina si compie la riforma del ministero, con la quale sono state create otto nuove posizioni di vertice.
Vaia e Palamara a bocca asciutta
Per giorni si è pensato che la battaglia per l’incarico riguardasse Francesco Vaia, già allo Spallanzani e ormai con poco futuro al ministero, e Maria Teresa Palamara, che guida le Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. E invece la spunta Campitiello, trentottenne e compagna di un nome importante di Fratelli d’Italia, cioè il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. La rapidissima carriera della dottoressa per molti, dentro al ministero, è giustificata proprio da quel legame.
Una carriera rapidissima
È successo tutto molto rapidamente, in effetti. La dottoressa da ottobre è a capo della segreteria tecnica del ministro alla Salute Orazio Schillaci. Prima era una dirigente dell’ufficio di Gabinetto.e prima ancora, da dicembre 2022 era un medico della direzione generale della prevenzione del ministero. Il suo curriculum ha una solida base di attività sanitaria privata e non di prevenzione, della quale ha iniziato a occuparsi arrivata a Roma. Prima, infatti, si dedicava alla procreazione medicalmente assistita ed era direttore clinico di nella casa di Cura Tortorella di Salerno. Attività che ha svolto mentre era medico alla Asl della stessa città.
Il futuro di Vaia
Adesso sarà interessante capire cosa accadrà a Francesco Vaia, arrivato in pompa magna al ministero ma mai gradito a Schillaci. Il via alla sua nomina è arrivato direttamente dalla presidenza del consiglio e sembrava certo, appena qualche mese fa, che avrebbe ottenuto un dipartimento. E invece la vicenda del Piano pandemico, la cui bozza ha provocato polemiche da parte di esponenti del centrodestra e che ora infatti è scomparso dai radar, lo ha danneggiato. Potrebbe comunque rimanere in una direzione generale ma non è detto che il tecnico che nel cui passato c’è una condanna per corruzione (ha ottenuto la riabilitazione) e una condanna per danno erariale, accetti di restare.
Condividi questo contenuto: